Esteri

Zelensky e il rebus elezioni: quando (e se) si vota in Ucraina

di Giovanni Vasso -


L’Ucraina di Zelensky potrebbe decidersi a nuove elezioni. Ma il governo di Kiev, dopo le indiscrezioni pubblicate dalla stampa internazionale, prende tempo. Era stato The Economist a dare corpo alle notizie che già da qualche settimana si iniziavano a rincorrere. Secondo il resoconto pubblicato dal quotidiano britannico, Zelensky avrebbe voluto iniziare i preparativi da subito con l’obiettivo di bruciare l’opposizione o ciò che ne rimane per ottenere una rapida vittoria che lo confermasse alla guida del Paese. Il suo mandato presidenziale è scaduto a maggio scorso, quello del parlamento invece è spirato ad agosto. Ma sia il presidente che l’assise ucraina sono rimasti in carica poiché dal 2022 vige la legge marziale che ha congelato la normale dialettica democratica. L’idea del voto non sembra né banale né impraticabile, in primo luogo perché è stato proprio Donald Trump, nelle scorse settimane, a sottolineare la forzatura e a bollare lo stesso Zelensky come una sorta di dittatore senza la legittimazione delle elezioni popolari. La decisione potrebbe arrivare già il 5 maggio prossimo quando si dovrà votare sull’eventuale prolungamento della legge marziale. In caso negativo, il voto potrebbe tenersi da subito in Ucraina ma non prima di sessanta giorni, termine minimo per la campagna elettorale riconosciuto agli eventuali sfidanti. Va da sé che la tornata elettorale potrebbe tenersi, in sicurezza, solo ed esclusivamente quando sarà entrato in vigore il cessate il fuoco con la Russia.

Per organizzare un’elezione, però, ci vuol tempo. “Dobbiamo approvare una legge sulle specificità delle elezioni post-belliche”, ha dichiarato il presidente della Commissione elettorale centrale di Kiev, Oleh Didenko, in un’intervista al portale Ukrainska Pravda.


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