Esteri

Zelensky e le dimissioni: “Sì se servissero alla pace o all’ingresso nella Nato”

Zelensky sarebbe pronto a offrire le sue dimissioni in cambio della pace “o dell’ingresso nella Nato” dell’Ucraina. Il presidente ucraino, nell’incontro di oggi coi leader Ue, ha sentenziato: “Tredici partner saranno qui, altri 24 online. Potrebbe essere una svolta. Lascerei la presidenza per la pace? Sì, sarei felice, se fosse per la pace in Ucraina. Se serve che io lasci il mio posto, sono pronto a farlo e posso farlo anche in cambio dell’adesione della Nato all’Ucraina”. Insomma, Zelensky è pronto anche alle dimissioni purché siano accettate quelle richieste che rinnova da tempo. Però la sua non è una resa, anzi semmai appare una replica puntuta allo stesso Donald Trump che gli aveva dato del dittatore non eletto: “Qualcuno si sentirebbe offeso dalla parola dittatore se fosse tale. Io non lo sono. Sono il presidente legalmente eletto”, ha ribadito Zelensky. Che ha aggiunto: “So che abbiamo ottenuto 100 miliardi in aiuti dagli Stati Uniti, non dirò sì all’intesa da 500 miliardi, a prescindere da quello che viene detto. Non firmerò qualcosa che 10 generazioni di ucraini dovranno pagare. Un aiuto non è debito, su questo c’era un accordo con Biden”. Zelensky però non vuole andare alla rottura: “Voglio che Trump capisca molto bene la nostra posizione, le garanzie di sicurezza da parte di Trump sono molto necessarie”.

Il presidente ucraino, al suo fianco, ha l’Europa e la Gran Bretagna. Il primo ministro britannico Keir Starmer non vuole mollare la presa: “Nessuno vuole che lo spargimento di sangue continui, men che meno gli ucraini. Ma dopo tutto quello che hanno sofferto, dopo tutto quello per cui hanno combattuto, non si può discutere dell’Ucraina senza l’Ucraina, e il popolo ucraino deve avere un futuro sicuro e a lungo termine”. Starmer ha poi aggiunto: “Ho visto di persona la devastazione che il presidente russo Vladimir Putin ha causato. Ricordate le mie parole: quello che ho visto mi rende ancora più determinato a difendere l’Ucraina”.