Attualità

Zelensky: “Ucraina nella Nato, dimissioni e poi mi ricandiderò”

di Giorgio Brescia -


Volodimyr Zelensky torna a parlare delle sue possibili dimissioni continuando a collegarle, in una sorta di “scambio”, con l’ingresso dell’Ucraina nella Nato e chiarendo che, in ogni caso, si sentirebbe libero di ricandidarsi alle future elezioni presidenziali nel suo Paese, sicuro che nessuno possa impedirglielo. “Sono disponibile a dimettermi per l’adesione dell’Ucraina nella Nato, significherebbe che ho adempiuto alla mia missione” ha detto a Sky News in ripartenza da Londra. All’emittente ribadito pure il suo proposito di chiudere con gli Usa la partita dell’accordo sulle terre rare.

Intervistato dalla conduttrice Yalda Hakim in merito alle sue precedenti dichiarazioni secondo cui avrebbe potuto dimettersi nel caso in cui il suo Paese fosse diventato membro della Nato, ha confermato: “Sono disponibile”. E poi ha aggiunto: “Per cambiarmi (al vertice del Paese, ndr) non sarà facile, perché non basterà semplicemente tenere le elezioni. Dovrebbero impedirmi di partecipare. E questo sarà un po’ più difficile”.

Parole all’aeroporto di Stansted che Sky News indica come una risposta piccata ad alcuni repubblicani Usa, tra cui il senatore Lindsay Graham e il presidente della Camera Mike Johnson, che gli avevano sarcasticamente suggerito di dimettersi dal suo incarico in seguito all’acceso scambio di battute alla Casa Bianca con il presidente Trump. Rispondendo a una domanda di Yalda Hakim, Zelensky ha aggiunto: “Posso concedergli (a Lindsay Graham che aveva definito l’incontro alla Casa Bianca un “disastro totale e assoluto”, ndr) la cittadinanza ucraina e lui diventerà cittadino del nostro Paese. Così la sua voce inizierà ad acquistare peso, e lo ascolterò come cittadino ucraino sulla questione di chi dovrà esserne il presidente. Il presidente dell’Ucraina dovrà essere scelto non a casa di Lindsay Graham, ma in Ucraina”.


Torna alle notizie in home