Editoriale

Zelensky come l’Ue: parla di pace ma vuole ancora guerra

di Adolfo Spezzaferro -


Le parole sono importanti, come diceva Nanni Moretti in Palombella rossa. Allo stato attuale c’è grande confusione, perché abbiamo capito che c’è chi parla di pace ma vuole la guerra. L’abbiamo capito grazie ai fatti che seguono alle parole. A quanto pare infatti a Bruxelles e dintorni in questi guiorni quando si dice “pace” s’intende “guerra”. E a quanto pare questa nuova usanza è arrivata a Kiev. Ora, sappiamo tutti che in questa delicatissima fase dei negoziati Usa-Russia per un cessate il fuoco (a cui dovrà seguire una “pace duratura”), Ursula-con-l’elmetto vorrebbe proseguire la guerra in Ucraina. E a quanto pare tale volontà è condivisa da Zelensky. Neanche il tempo di riattaccare il telefono, dopo che Trump e Putin hanno trovato l’accordo sulla tregua di trenta giorni di reciproco cessate il fuoco contro le infrastrutture energetiche, che Kiev ha colpito un impianto petrolifero russo. Ma come? Zelensky aveva detto di volere la pace. Forse intendeva dire la “pace” Ue, quella delle armi a Kiev a oltranza. Basta saperlo, eh.


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