Esteri

Yemen: Usa, Regno Unito e Israele attaccano obiettivi militari degli Houthi

di Ernesto Ferrante -


Pioggia di bombe sulla capitale yemenita Sana’a, da dieci anni sotto il controllo degli Houthi, e sulla città portuale yemenita di Hodeida. Sky News Arabia ha parlato di un’operazione congiunta di Usa e Regno Unito con circa 30 raid effettuati sulla capitale e su Hodeida.

Le autorità locali hanno denunciato i bombardamenti contro la provincia di Amran. Secondo la tv Al Masirah, legata agli Houthi, la zona di Harf Sufyan è stata bersaglio di 12 attacchi aerei.

Anche le forze israeliane (Idf) hanno confermato di aver effettuato azioni d’attacco contro obiettivi dei miliziani sciiti yemeniti. Jet dello Stato ebraico hanno colpito la centrale elettrica di Hezyaz, nei pressi della capitale Sana’a, e infrastrutture nei porti di Hodeida e Ras Isa, sulla costa occidentale.

Per le Idf, l’impianto fungeva da infrastruttura “cruciale per il regime terroristico degli Houthi nelle sue attività militari”. Israele, ha precisato il Times of Israel, ha coordinato gli attacchi con gli Usa, ma non si è trattato di un’operazione congiunta.

Le forze di difesa israeliane hanno reso noto di aver colpito “obiettivi militari del regime terroristico degli Houthi” dopo “ripetuti attacchi con droni e missili superficie-superficie contro Israele”. Non si hanno per ora notizie di vittime.

“Il regime terroristico degli Houthi, hanno ribadito via X, è una parte centrale dell’asse iraniano del terrore e i loro attacchi” continuano “a destabilizzare la regione e il mondo”. I militari di Tel Aviv hanno detto che “continueranno a intervenire contro qualsiasi minaccia allo Stato di Israele e ai suoi cittadini”.

“Come promesso, gli Houthi stanno pagando e continueranno a pagare un prezzo alto per la loro aggressione contro di noi”, ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una dichiarazione diffusa via X.

“Gli Houthi sono un’estensione dell’Iran e servono gli obiettivi terroristici dell’asse iraniano in Medio Oriente. Rappresentano un pericolo per Israele e per tutta la regione, danneggiando anche la libertà di navigazione – si legge ancora nella nota – Agiremo con determinazione e con forza contro qualsiasi entità che minacci Israele, ovunque e ogni volta che sarà necessario”.

I Pasdaran sono tornati a farsi sentire. “Non ci siamo indeboliti” né abbiamo rinunciato alle “nostre posizioni politiche. Piuttosto possiamo distruggere le basi regionali dei nemici”, ha assicurato il capo dei Guardiani della Rivoluzione dell’Iran, Hossein Salami, annunciando lo sviluppo di nuovi missili “speciali”.

“Presto saranno svelati complessi sotterranei di missili e droni e potrete vedere la grandezza e la profondità della forza dell’Iran”, ha proseguito Salami durante un evento tenutosi nella città di Abadan, nel sud-ovest della Repubblica islamica.

Il comandante dei Pasdaran, citato dai media locali, ha quindi sottolineato che l’Iran non ha utilizzato il territorio di altre nazioni per attaccare i propri nemici. “Non abbiamo sparato un solo proiettile contro il nemico dalla Siria e dal Libano”, ha chiarito, facendo sapere che i Guardiani della Rivoluzione presto sveleranno “nuove città missilistiche e di droni”.


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