Xi avvisa Trump: “Nessuno vince le guerre commerciali”
Xi avvisa Trump. Non sarà un duello, non sarà una sfida in cui, alla fine, resterà in piedi solo uno. No. La guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, ma anche quella con l’Unione Europea, sarà un ciclone che rischia di travolgere tutti. Ne è convinto Xi Jinping che, durante un colloquio con le istituzioni finanziarie internazionali che operano a Pechino, ha dichiarato che “nelle guerre commerciali non ci sono vincitori”. Le parole del leader cinese sono state chiare e nette: “Le guerre delle tariffe, le guerre commerciali e le guerre di tecnologie vanno contro le tendenze storiche e le regole economiche e non ci sarà alcun vincitore”. Xi mette nel mirino, dunque, i dazi e i ban all’export di chip ultratecnologici deciso dagli States nei confronti della Cina. Che, a sua volta, ha reagito chiudendo agli approvvigionamenti di terre rare e materiali critici per le filiere tech ed energetiche agli Usa. Il leader di Pechino, però, è convinto che alla fine la Cina riuscirà a centrare i suoi traguardi economici e, come riporta l’agenzia Xinhua, ha riferito che il governo “ha piena fiducia riguardo il raggiungimento dell’obiettivo di crescita economica di quest’anno” e che il Paese “continuerà a svolgere il suo ruolo come motore più importante della crescita economica globale”. E questo nonostante dazi, tariffe e un clima di chiusura e protezionismo sempre più diffuso. Mentre i leader si scambiano legnate, avvertimenti, minacce e ritorsioni commerciali, gli sherpa restano al lavoro per tessere ponti che travalichino i muri. Anche la retorica politica si presta a una lettura che, secondo l’ex ambasciatore Usa David Adelman, potrebbe nascondere obiettivi ben diversi da quelli sbandierati in pubblico. Secondo un report firmato proprio da Adelman, che oggi è tra i dirigenti di KraneShares, Trump utilizzerebbe parole forti per avere migliori margini di trattativa: “La Cina si trova attualmente in una fase di rallentamento economico ma il presidente Xi ha ribadito la volontà e l’impegno volto a ricostruire la fiducia dei consumatori cinesi e a ripristinare livelli di crescita elevati per l’economia cinese. Il Presidente Trump e il suo team probabilmente considerano l’attuale condizione della Cina come un vantaggio per arrivare a un accordo particolarmente favorevole. Trump ritiene di avere stabilito una relazione personale con Xi: durante la sua presidenza ha, infatti, avuto undici diverse telefonate a tu per tu con il leader cinese. Si tratta di un numero importante e ci aspettiamo che anche durante il suo secondo mandato continuerà a rivolgersi direttamente ai vertici di Pechino”.
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