Witkoff è a Mosca. Lavrov apre all’accordo. Elogi per Trump
L’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff è arrivato a Mosca. L’agenzia Tass ha confermato che un volo privato proveniente dagli Stati Uniti, è atterrato all’aeroporto Vuknovo della capitale. Si tratta della sua quarta missione “russa” dallo scorso febbraio.
Nel frattempo proseguono i contatti tra Russia e Stati Uniti “sulla situazione in Ucraina e ci sono diversi segni che ci stiamo muovendo nella direzione giusta”, ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in una intervista a Cbs.
Il presidente americano Donald Trump è, secondo il capo della diplomazia russa, “probabilmente l’unico leader mondiale in grado di riconoscere la necessità di affrontare le cause alla base della situazione” in Ucraina. “Ha detto che è stato un errore norme spingere l’Ucraina verso la Nato e questo è stato un errore commesso dall’Amministrazione Biden che vuole correggere”, ha aggiunto Lavrov.
Il segretario di Stato Marco Rubio ha difeso l’approccio di Trump, sostenendo che “tutti dovrebbero ringraziarlo per essere un pacificatore”. Parlando nello Studio Ovale, Rubio ha spiegato che gli Usa hanno proposto un piano che offre “opzioni concrete per porre fine alla guerra”.
“Abbiamo mostrato loro un traguardo. Ora entrambi devono dire sì”, ha detto Rubio, riferendosi ai colloqui avvenuti nei giorni scorsi. “Non è la nostra guerra. Non l’abbiamo iniziata. Ma stiamo cercando di porre fine alle morti e alla distruzione”, ha sottolineato il segretario di Stato.
Anche il premier norvegese Jonas Gahr Store ha elogiato Donald Trump per il suo impegno nel promuovere un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina: “Per avviare una fine di questa guerra, l’impegno degli Stati Uniti è cruciale – e il presidente Trump lo ha reso possibile”.
Store ha ribadito l’importanza di fare pressione su entrambe le parti affinché si arrivi a risultati concreti e ha lanciato l’allarme sulle possibili conseguenze del conflitto. “Non possiamo perdere tempo, perché questo è un dramma troppo grande – ha osservato – È una tragedia umana, ma anche una minaccia per l’Europa e per il mondo. Un conflitto così ampio può avere ramificazioni ben oltre l’Ucraina”.
Il tycoon non vuole più aspettare. “Ho una mia” scadenza per raggiungere l’intesa, “vogliamo che avvenga rapidamente”, ha fatto sapere Trump parlando alla Casa Bianca con Store. Witkoff ha il compito di rendere più vicino il traguardo.
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