Wall Street crolla, ma la Casa Bianca prova a minimizzare
La seduta di ieri a Wall Street è stata pesantemente negativa, con tutti i principali indici in forte calo. Il Dow Jones ha chiuso in ribasso del 2,08%, lo S&P 500 ha perso il 2,7% e il Nasdaq è crollato del 4%, trascinato al ribasso dai titoli tecnologici e in particolare da Tesla, che ha subito un tonfo del 7,95%, dopo essere arrivata a perdere fino al 15,32% nel corso della giornata. Le vendite hanno colpito le principali big tech, con Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Nvidia e Meta che hanno registrato cali compresi tra il 2% e il 5%. Il forte ribasso è stato alimentato dalle crescenti preoccupazioni degli investitori per una possibile recessione dell’economia statunitense, aggravata dalle tensioni commerciali innescate dalle recenti dichiarazioni del presidente Donald Trump. L’inquilino della Casa Bianca ha parlato di un “periodo di transizione” mentre gli Stati Uniti hanno deciso di aumentare i dazi su Cina, Canada e Messico. Secondo gli economisti, queste politiche potrebbero far salire i prezzi e rallentare la crescita economica nel breve termine. Le aspettative sui tassi d’interesse della Federal Reserve sono ora al centro dell’attenzione. I mercati future prevedono con maggiore probabilità un primo taglio di un quarto di punto a giugno, seguito da ulteriori riduzioni a luglio e ottobre. Proprio oggi, gli analisti di Goldman Sachs hanno rivisto al ribasso le stime di crescita per gli Stati Uniti, portandole all’1,7%. Il focus degli investitori si sposta ora sui dati economici in arrivo nei prossimi giorni, in particolare il report sulle offerte di lavoro e i dati sull’inflazione di febbraio, attesi per mercoledì prossimo. Nonostante il forte calo dei mercati, la Casa Bianca ha cercato di minimizzare l’accaduto, sottolineando la differenza tra le reazioni degli investitori e la reale situazione delle aziende. “Vogliamo evidenziare che c’è una forte divergenza tra il comportamento speculativo del mercato azionario e ciò che realmente accade nell’economia e tra i leader aziendali”, ha dichiarato un rappresentante dell’amministrazione Trump in un comunicato ufficiale. Secondo la Casa Bianca, le reazioni negative di Wall Street non rispecchiano la solidità del tessuto economico del Paese. Il portavoce dell’amministrazione, Kush Desai, ha inoltre ribadito i successi economici del presidente Trump, sottolineando come le sue politiche di dazi, deregolamentazione e sfruttamento delle risorse energetiche abbiano incentivato investimenti per migliaia di miliardi di dollari, creando nuovi posti di lavoro. “Da quando il presidente Trump è stato eletto, l’industria ha risposto con investimenti significativi che continueranno a sostenere l’occupazione e i salari”, ha affermato Desai. “Nel suo primo mandato, il presidente ha ottenuto una crescita storica dell’occupazione, degli stipendi e degli investimenti, e si impegna a replicare questi risultati nel suo secondo mandato”. Nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione, il crollo di Wall Street riflette le incertezze che pesano sui mercati. L’impatto delle tensioni commerciali, unito ai timori di un rallentamento economico, continuerà a influenzare il sentiment degli investitori nelle prossime settimane, in attesa di segnali più chiari sull’andamento dell’economia e sulle decisioni della Federal Reserve.
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