TEATRO – Vlad Silter: “Food Porn,uno show che fa gola”
“Food Porn” è il titolo dell’attesissimo spettacolo originale della compagnia Hangar Duchamp, che andrà in scena dal 4 al 7 aprile al Teatro7Off di Roma. Tra gli interpreti di questo innovativo progetto teatrale c’è il talentuoso attore Vlad Silter, che si racconta a L’Identità, svelando anche qualche curiosità dietro le quinte.
Vlad, ormai il conto alla rovescia è attivo per veder alzare il sipario sulla nuova avventura teatrale che ti vede tra i protagonisti. Ci regaleresti qualche anticipazione su Food Porn?
In Food Porn si esplora il potere che ha il cibo sull’individuo e sulla società. Entriamo nel mondo di una famiglia disunita: tre sorelle e il loro padre, un magnate della ristorazione. Si ritrovano a viaggiare attraverso i propri ricordi in compagnia di una presenza eterea e muta. Questa pièce, scritta da Marco Cecili e diretta da Andrea Martella, immergerà il pubblico in un’esperienza teatrale intensa. Tutti i sensi saranno stimolati, tutto il teatro diventerà palco. In Food Porn il suono, l’immagine e l’espressione corporea prevalgono sulla narrazione tradizionale, strizzando l’occhio al dadaismo e sfidando le convenzioni.
E sul tuo personaggio?
È un personaggio da decifrare e interpretare, che amo profondamente. La figura “eterea e muta” è un’entità che naviga tra i ricordi e tiene in vita la possibilità di riconciliazione. Come la forza di gravità, attraversa e lega ogni cosa in un gioco di corpi terrestri che danzano, si avvicinano e si respingono.
Come ti stai trovando con il regista Andrea Martella?
L’approccio al teatro di Andrea Martella, fisico e viscerale, mi ha aperto nuovi orizzonti artistici. Lavorare nei suoi spettacoli è un viaggio intenso: ogni prova è un tuffo nel profondo dell’espressione corporea. Unirmi alla compagnia fondata da lui, Hangar Duchamp, è stata un’esperienza di grande crescita per me. Ho conosciuto tanti colleghi meravigliosi che fanno parte di questa macchina creativa, lavoriamo sodo insieme per creare delle performance esaltanti.
Come nasce la tua passione per la recitazione? E dove trovi ispirazione?
Nasce, come tutto, da un bisogno. Mi sentivo tremendamente impacciato quando dovevo parlare in pubblico, al punto che ho deciso di affrontare direttamente questa paura iscrivendomi ad un corso di teatro. Ho scoperto una grande passione per questa forma di espressione artistica, ho imparato ad amare il palcoscenico. Amo la libertà di poter creare mondi, emozioni e connessioni con il pubblico.
Quale vorresti fosse il prossimo step del tuo percorso artistico? Nuovi progetti?
Voglio continuare a formarmi in ogni aspetto della recitazione, esplorando nuove tecniche e stili per arricchire le mie performance. Poi, desidero stare in scena il più possibile, perché è lì che mi sento vivo e posso creare una connessione con il pubblico. Questa compagnia, Hangar Duchamp, ha tante idee e tanti progetti entusiasmanti in cantiere. Non posso svelare altro al momento, ma sono molto entusiasta per le prossime tappe di questo viaggio.
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