VISTO DA – Agatha Christie torna regina dell’Assassinio
VISTO DA – Agatha Christie torna regina dell’Assassinio
“Invito a un assassinio” è un film che, nonostante le premesse non siano tutta questa gran cosa, mi affascina particolarmente e mi diverte. Sono attratto dai gialli classici che, senza prendersi troppo sul serio, si divertono a giocare con i cliché e i luoghi comuni per un motivo semplice: è qui ed esattamente qui che riesco a rilassarmi.
Le regole le conosco, gli stilemi pure, il finale difficile che non sia scontato, ma mi godo la narrazione senza soffermarmi troppo sulla formula che sarei, a questo punto della mia vita da spettatore, perfettamente in grado di replicare. Questo film, diretto da José Manuel Cravioto, fa proprio questo, mantenendo un buon intreccio coerente e coinvolgente. La trama si sviluppa in maniera avvincente, ricca di colpi di scena e indizi che stimolano l’intuito investigativo degli spettatori.
Invito a un assassinio e i rimandi ad Agatha Christie
Il film, che già dai primi di ottobre è su Netflix, ruota attorno a Olivia, interpretata da Maribel Verdú, che decide di organizzare una vacanza invitando un gruppo di vecchi amici, tra cui la sua difficile sorellastra Agatha, che io amo, interpretata da Regina Blandón. Chiaramente ogni riferimento ad Agatha Christie è puramente voluto. Gli archetipi si sprecano, gli omaggi si moltiplicano, i pop corn si esauriscono. Anche la scelta della location è in comune con certe formule: una villa da sogno su un’isola meravigliosa ma nel mezzo del nulla dove un gruppo di persone assortito in modo pessimo si ritrova e dove il minimo che si possa fare è farci scappare il morto. La suspense si intensifica quando Olivia viene misteriosamente trovata morta e Carlos (Pedro Damián), l’ex marito di Olivia, diventa subito il principale sospettato.
Determinata a scoprire la verità sulla morte della sorella, Agatha si unisce alla polizia nelle indagini. La trama di “Invito a un assassinio” richiama l’approccio scenografico del film “Glass Onion – Knives Out”, ma è importante sottolineare che il romanzo su cui si basa è stato pubblicato prima del film. Entrambi appartengono al mondo ideale del giallo, in cui i sospettati sono numerosi e ognuno può essere il colpevole. L’intento del regista José Manuel Cravioto è coinvolgere gli spettatori nell’indagine stessa, permettendo loro di mettere alla prova le loro abilità investigative. Il film riesce a mantenere una leggerezza che funziona alla perfezione, nonostante l’inquietante suspense a volte un po’ forzata. L’ambientazione messicana aggiunge un tocco di originalità alla trama, mentre l’approccio corale del cast contribuisce a creare una sensazione di coinvolgimento più profondo. Possiamo considerare “Invito a un assassinio” come un gioco di ruolo, in cui gli stereotipi associati ai vari personaggi vengono esagerati, evitando però la prevedibilità delle svolte narrative. Nel complesso, “Invito a un assassinio” rappresenta un piacevole passatempo per gli amanti del genere giallo. Nonostante alcune interpretazioni non eccelse, il film riesce a intrattenere grazie all’intelligenza della sua trama. Indubbiamente, è un’esperienza coinvolgente che merita di essere sperimentata.
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