Cultura & Spettacolo

“Visioni e Illusioni”, Spagnuolo omaggia Walter Chiari

di Nicola Santini -


L’omaggio a Walter Chiari dell’Associazione “Visioni & Illusioni”, che si è svolto alla Sala Cinema Anica, è stato un evento ricco di emozioni e ricordi. L’identità ha incontrato il presidente dell’associazione, Ettore Spagnuolo per parlare di un artista poliedrico come Walter Chiari.
Spagnuolo perché una serata dedicata a Walter Chiari?
Era doveroso celebrare il centenario della nascita di Walter Chiari, un mattatore geniale che ha eccelso in televisione, ma anche al cinema. La sua comicità brillante, la sua capacità di improvvisazione e la sua presenza scenica magnetica continuano a ispirare generazioni di artisti. Un’eredità artistica immensa che va valorizzata e ricordata.
Cosa ha lasciato come eredità artistica Walter Chiari?
Oltre al suo talento comico, Chiari era un attore di grande sensibilità, capace pure di interpretare ruoli drammatici con profonda intensità. La sua versatilità e il suo impegno artistico lo rendono un’icona senza tempo della cultura italiana.
Cosa si è visto alla Sala Anica?
Abbiamo proiettato “Il Giovedì” (1964) di Dino Risi, considerato uno dei capolavori di Chiari. Un film che offre un ritratto toccante e divertente della fragilità umana, mostrando le sue doti di attore e la sua capacità di esplorare la complessità dell’animo umano. Un’occasione per rivivere la sua arte e il suo talento. Da sottolineare l’intervento di Antonio Matella, notaio e socio dell’Associazione Visioni & Illusioni, che all’epoca ebbe l’opportunità di conoscere personalmente Walter Chiari e di lavorare con lui sul set cinematografico di “Il Giovedì'”. Oltre alla proiezione del film, la serata è stata arricchita dalla presentazione del libro “100% Walter Chiari. Biografia di un genio irregolare” di Michele Sancisi e Simone Annichiarico. Un volume che ripercorre la vita e la carriera di Chiari, svelando aneddoti e curiosità sulla sua figura di artista poliedrico e geniale.
Era presente il figlio di Walter Chiari, Simone Annichiarico?
Sì, Simone Annichiarico ha partecipato alla serata come ospite d’onore. Ha condiviso con il pubblico ricordi personali del padre, raccontando aneddoti e curiosità sulla sua vita e carriera. Un tocco personale che ha reso l’evento ancora più speciale e ricco di significato. E il libro che ha dedicato al padre ci rende un ritratto a tutto tondo del compianto artista.
Qual è stato il suo ricordo del padre?
Annichiarico ha descritto suo padre come un uomo complesso e affascinante, dotato di un talento straordinario e di una personalità magnetica. Un artista instancabile, sempre alla ricerca di nuove sfide e pronto a mettersi in gioco. Un ricordo commovente che ha permesso al pubblico di conoscere da vicino l’uomo dietro il grande artista.
Quali sono i prossimi impegni della vostra associazione Visioni e Illusioni?
Proseguiremo a divulgare la storia del cinema italiano del ‘900, la sua peculiarità, vitalità ed attualità. Il nostro obiettivo è quello di creare un legame tra passato e presente, permettendo al pubblico, attraverso il grande cinema, di approfondire i valori e le dinamiche della società italiana. Tra i nostri progetti c’è anche un importante evento, in programma per l’autunno prossimo, in occasione del decennale della nostra associazione.


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