Economia

Visco apre al salario minimo: “Sì, fuori dalla contrattazione nazionale”

di Giovanni Vasso -

IGNAZIO VISCO BANCA D'ITALIA


Salario minimo? Sì, per Visco, ma per tutte quelle figure professionali che non sono coperte già dalla contrattazione nazionale collettiva. Il governatore uscente della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha detto la sua, ai microfoni di Skytg24, sul tema del momento. “Si dice che in Italia c’è già un salario contrattuale, ma ci sono molti che non sono coperti da questi contratti e sono quelle le persone che io credo debbano essere difese da una retribuzione ragionevole”. Visco ha aggiunto: “Il problema non è il salario minimo, è adottato nella maggior parte dei paese a livello internazionale e ci sono studi di grandissimi economisti, che hanno avuto anche il premio Nobel per quello, che mostrano che non è vero che un salario minimo fa cadere l’occupazione”. Il tema, però, resta quello della produttività: “I salari in media crescono se cresce la capacità del paese di produrre ma la produttività è stata ferma ed è molto difficile far salire le retribuzioni. C’è una componente che svolge lavori molto precari, e ci sono delle rivelazioni sui giovani che, non trovano una capacità di occupazione permanente, oltre a dire che ci sono molti giovani ai margini, fuori dal mercato”. Insomma, anche Visco apre al salario minimo.


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