Violenze al personale sanitario, dalla Camera il via libera al decreto: cosa prevede
La Camera ha dato il via libera definitivo a un provvedimento che introduce misure significative per contrastare le violenze contro il personale sanitario e socio-sanitario nello svolgimento delle proprie funzioni, nonché per prevenire il danneggiamento delle strutture e delle attrezzature destinate all’assistenza sanitaria. La norma, approvata con 144 voti a favore e 92 astensioni, prevede l’arresto obbligatorio in flagranza di reato per chi commette lesioni personali ai danni del personale sanitario, socio-sanitario o dei loro assistenti. Inoltre, il testo introduce, a determinate condizioni, la possibilità di arresto in flagranza differita, estesa anche ai reati di danneggiamento di beni impiegati per l’assistenza sanitaria.
L’esigenza di un inasprimento delle pene è diventata sempre più urgente a fronte del crescente numero di aggressioni riportate, come l’ultimo episodio avvenuto a Lamezia Terme ieri, 12 novembre, quando un operatore sanitario è stato vittima di violenza sul posto di lavoro. La deputata della Lega Serena Matone ha sottolineato l’importanza del provvedimento: “Il testo che approviamo oggi rappresenta uno strumento ulteriore per combattere le aggressioni verso i nostri professionisti sanitari, che purtroppo continuano a essere numerose”. Matone ha evidenziato come gli episodi di violenza siano aumentati non solo a causa delle criticità esistenti nel sistema sanitario, ma anche per la percezione di impunità che finora ha accompagnato tali comportamenti. “Con l’introduzione dell’arresto in flagranza differita, questa impunità viene annullata. Non si tratta di una visione punitiva o eccessivamente giustizialista, ma di una necessità sancita dal nostro ordinamento,” ha aggiunto.
Anche oggi, nel giorno del via libera al provvedimento si sono registrate ancora nuove violenze contro il personale sanitario: un paziente ha tentato di aggredire un’infermiera a Napoli, nell’ospedale Vecchio Pellegrini, ed è stato bloccato da un poliziotto. E un altro infermiere è stato preso a pugni da un 16enne al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia: il giovane era giunto in ospedale in evidente stato di alterazione psicofisica e aveva manifestato una forte agitazione. Quando i sanitari si sono avvicinati per calmarlo, è andato in escandescenza, sferrando violentemente un pugno al volto di un infermiere, procurandogli lesioni giudicate guaribili in tre giorni.
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