Violenza sulle donne: 56 uccise in 6 mesi. Mattarella: Quanto fatto non basta. In arrivo fondi e iniziative
La violenza sulle donne non si ferma, la strage è continua: con un incremento dell’8% aumentano nei primi sei mesi del 2024 le violenze sessuali, reato particolarmente grave, che nel 91% dei casi ha come vittime delle donne (di cui il 28% minorenni). E’ quanto emerge dal report ‘Il Punto-Il pregiudizio e la violenza contro le donne’ realizzato dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, ufficio interforze del Dipartimento della Ps che aggiunge che nel 44% dei casi le violenze sessuali sono commesse da stranieri. Nel primo semestre 2024 51 sono state le vittime donne rispetto alle 62 dei primi sei mesi del 2023 (-18%). Tuttavia, anche a fronte degli importanti decrementi registrati, l’incidenza delle vittime donne sul totale degli omicidi consumati rimane costante, attestandosi al 35% in entrambi i periodi in esame.
“Numeri allarmanti – dice il Capo dello Stato, Sergio Mattarella -. È un comportamento che non trova giustificazioni, radicato in disuguaglianze, stereotipi di genere e culture che tollerano o minimizzano gli abusi, che si verificano spesso anche in ambito familiare”. “Quanto fatto finora non è, tuttavia, sufficiente a salvaguardare le donne, anche giovanissime, che continuano a vedere i loro diritti violati – afferma il presidente della Repubblica – . È un’emergenza che continua. Si tratta di madri, sorelle, figlie, persone con sogni e progetti che vedono violato il diritto di poter vivere una vita libera e dignitosa, donne che lottano per la propria indipendenza, per poter scegliere il proprio destino”.
“Già con la manovra 2023 è stato incrementato i fondi a sostegno del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne di 10 milioni di euro l’anno – fa sapere Imma Vietri, capogruppo FdI nella Commissione Affari Sociali – a partire dal 2023: da quest’anno le risorse ammontano a 20 milioni di euro”. “Con legge di bilancio 2024 – sottolinea Vietri – è stato previsto un finanziamento permanente, a decorrere dal 2024, di 10 milioni di euro in favore del cosiddetto “reddito di libertà”. Oltre a questo, è stato promosso il “microcredito di libertà”, con la possibilità di ottenere prestiti a fondo perduto fino a 10mila euro per spese contingenti e prestiti fino a 50mila euro per consentire alle donne di aprire una propria attività imprenditoriale”.
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