Attualità

Violenza sessuale, chiesta l’archiviazione per La Russa jr

di Angelo Vitale -


Registra un rilevante passaggio la vicenda giudiziaria di uno dei figli del presidente del Senato Ignazio La Russa: la Procura della Repubblica di Milano ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta per violenza sessuale a carico di Leonardo Apache La Russa e del suo amico deejay Tommaso Gilardoni, originata da una denuncia presentata da una 22enne nel maggio di due anni fa. Contemporaneamente, i pm hanno chiuso le indagini su entrambi i giovani contestando loro il reato di revenge porn per aver diffuso, senza il consenso della giovane, immagini a contenuto sessuale.

Una lunga e scabrosa vicenda finita per mesi sui giornali e partita ufficialmente nel giugno di quell’anno quando la 22enne denunciò di essersi svegliata a casa La Russa, convinta di essere stata sottoposta a violenza sessuale, dopo la nottata tra il 18 e il 19 maggio trascorsa nella discoteca vip milanese Apophis doveva aveva rivisto l’ex compagno di liceo Leonardo Apache.

I due accusati hanno sempre riferito ai pm di aver avuto con la 22enne rapporti sessuali consenzienti. In tutto questo tempo da allora la Procura della Repubblica ha svolto indagini e acquisito testimonianze e perizie tossicologiche senza ritenere di aver raggiunto elementi per contestare la violenza sessuale. Deciderà il Gip, dopo questo passaggio, se adeguarsi a questa richiesta di archiviazione, disporre nuove indagini o ordinare l’imputazione coatta per il reato di violenza sessuale a carico di La Russa jr e Gilardoni.

Nei mesi scorsi il clamore mediatico sulla vicenda era stato riavviato dal suo intreccio con quella, assai intricata, sull’affaire Equalize, l’agenzia indagata per un’ampia attività di dossieraggio che ha coinvolto, tra “spioni e spiati”, numerosi esponenti del mondo della politica, dell’imprenditoria e della finanza. Era stato infatti scoperto che alcuni degli hacker di Equalize avevano posto in essere un’attività di accertamento di notizie sulla famiglia La Russa quando l’intera vicenda giudiziaria non era ancora partita e nemmeno ai media erano arrivate notizie e indiscrezioni su quanto poi denunciato dalla giovane. Attività di informazione che erano partite nelle ore in cui la 22enne si stava sottoponendo a visite e accertamenti sanitari presso la clinica milanese Mangiagalli.


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