Cronaca

Violenza nella notte nel carcere di Avellino. Un detenuto picchiato e due agenti sequestrati

di Gianluca Pascutti -


Ennesimo episodio di violenza in una casa circondariale. Ieri notte nel carcere di Avellino due agenti sono stati sequestrati e picchiati da un gruppo di detenuti. Poco prima un altro detenuto era stato vittima di una spedizione punitiva, riportando la frattura di un braccio e l’amputazione del lobo di un orecchio, costringendolo al ricovero in ospedale. A rendere pubblico l’episodio è stato il sindacalista dell’Uspp Campania Maurizio De Fazio “va subito ristabilito l’ordine e la sicurezza interna del carcere di Bellizzi, soprattutto con il loro trasferimento dei detenuti riottosi”. Successivamente sono intervenuti anche Giuseppe Moretti (presidente dell’Uspp) e Ciro Auricchio (segretario regionale dell’Uspp) mettendo sotto il riflettore le carenze che ad oggi in quasi tutte le case circondariali preoccupano “la fragilità del sistema di sicurezza del carcere, più volte denunciato ai vertici dell’Amministrazione penitenziaria, anche a causa dello scellerato cambio delle modalità di custodia dei detenuti con l’istituzione del regime aperto per gran parte del giorno, a cui si aggiunge il depauperamento delle risorse umane”. In questo caso, ad esempio, nel carcere di Avellino mancano almeno una sessantina di unità “Bisogna, dunque, che il Dap disponga da subito l’invio dell’unità speciale Gom presso la struttura irpina, per ristabilire l’ordine e la sicurezza interna. Solidarietà, infine, ai colleghi aggrediti da parte del sindacato”, conclude l’Uspp. Le aggressioni agli agenti e le rivolte dei detenuti sono diventate la quotidianità, i già fragili equilibri all’interno delle carceri italiane sono sempre più a rischio, c’è bisogno di un intervento deciso da parte delle istituzioni. Affrontare la situazione carceraria con riforme rapide e significative. Investire nelle strutture, implementando programmi di reinserimento efficaci e soprattutto ridurre il sovraffollamento ormai al collasso. È necessario anche rafforzare la cooperazione tra organizzazioni governative e non governative per affrontare le criticità del nostro sistema penitenziario. La sicurezza degli agenti e tutela costituzionale e dei diritti umani nelle carceri italiane sono imperativi morali e legali che vanno garantiti.


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