Vini, ricavi per oltre 11 miliardi, cala del 20% la produzione, si diversifica il consumo
Il settore italiano dei vini – a parte la crisi climatica, quella energetica che ha fatto impennare i costi e un ricorrente fenomeno di stock che appesantiscono talvolta le cantine – evidenzia numeri significativi. Mediobanca fotografa 253 principali società di capitali italiane che vantano un fatturato 2022 superiore ai 20 milioni di euro e ricavi aggregati per 11,8 miliardi di euro, pari all’88,4% del fatturato nazionale del settore.
La produzione mondiale di vino nel 2023 è stimata in 237 milioni di ettolitri, in forte calo sul 2022
(-9,6%), trascinandosi un calo anche del consumo: 221 milioni di ettolitri (-2,6%). L’Italia, in questa scia, raddoppia il calo nella produzione ma lo dimezza quasi nei consumi: -23,2% e -1,6%.
Per il 2024, i maggiori produttori di vino stimano una crescita delle vendite complessive del +2,6% e dell’export con il +3% l’export.
Sul mercato interno, l’inflazione ha eroso il potere di acquisto delle famiglie penalizzando i vini di fascia intermedia (-10,1% sul 2022) a conferma di una maggiore polarizzazione del mercato. In leggero calo i vini di fascia bassa (-1,7%) e mercato sempre più premium (+12,7% i vini di fascia molto alta).
La leadership di vendite nel 2023 resta appannaggio del gruppo Cantine Riunite-GIV, con fatturato a 670,6 milioni. Al secondo posto, il polo vinicolo Argea (449,5 milioni), seguito da IWB e dalla coop romagnola Caviro.
Sette società rilevano ricavi compresi tra i 200 e 300 milioni: la coop trentina Cavit, la veneta Santa Margherita, la toscana Antinori, La Marca, specializzata nella produzione di spumanti, la piemontese Fratelli Martini, la trentina Mezzacorona e il Gruppo Collis.
Osservando la redditività, il 2023 vede in testa la toscana Frescobaldi seguita dalla veneta Santa
Margherita e da Antinori.
Nel 2023 il 47,7% del vino italiano è DOP (DOC e DOCG), in aumento dal 38,5% del 2013. A fare la parte del leone il Piemonte con 19 DOCG e 41 DOC, la Toscana (11 DOCG, 41 DOC e 6 IGT) e il Veneto (14 DOCG, 29 DOC e 10 IGT). In Toscana si concentra il 39,3% della produzione di vini DOP; in Piemonte il 94,6% della produzione regionale è DOP.
Complessivamente, il valore delle DOP e IGT imbottigliate è pari a 4,3 miliardi di euro in Veneto, seguito dal Piemonte con 1,4 miliardi e dalla Toscana con 1,2 miliardi. Le eccellenze regionali spingono i bilanci delle aziende in Veneto, Piemonte e Toscana. Grandi esportatori i produttori piemontesi (64,5% del fatturato) e toscani (60,6%). Nel 2023 l’export ha trainato la crescita delle imprese friulane (+6,1% le vendite complessive e +22,3% oltreconfine), lombarde (+4,4%; +7,4%) e dell’Emilia-Romagna (+1,6%; +8,6%).
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