Roma

Villa Riccio: una concezione abitativa nuova pensata nel passato

di Cinzia Rolli -


Nel cuore di Roma, in zona Flaminio, si erige un luogo fuori dal comune che in pochi conoscono ma  che rappresenta un posto ideale dove vivere in una cità grande e confusionaria come la Capitale:  Villa Riccio.  

Da luogo pensato per gli impiegati postali e telegrafici, e non costruzione popolare come spesso  viene erroneamente definita, oggi è un complesso abitativo di grande prestigio. Si tratta di case  generalmente basse immerse in un bellissimo parco dove le tante varietà di piante sono etichettate con il loro nome e la loro origine. Il progeto di E. Negri è stato realizzato su iniziativa del ministro  dell’Economia e delle Ferrovie Vincenzo Riccio dal quale la Villa prende il nome.  

Una chicca relativa all’inaugurazione è che la madrina fu Leda Gys, l’amante di Trilussa, la quale per  l’occasione recitò una poesia del poeta.  

Il complesso è dotato di sei cancelli con relativi portieri che si occupano anche dello smistamento  della posta e, altra particolarità, non ci sono citofoni all’esterno ma cancelli che hanno delle inferriate  più piccole apribili semplicemente con una spinta.  

L’idea, oserei dire geniale, è che i negozi intorno siti in Viale del Vignola e Via Donatello nello  specifico, con i loro affitti in quanto di proprietà condominiale, devono coprire il pagamento delle  spese generali quali ad esempio la gestione del giardino, la sua illuminazione, l’arredo, la riparazione  degli ascensori, lo stipendio dei portieri. Insomma una piccola cittadina all’interno della città eterna  con i suoi confini delineati da inferriate; all’interno case costruite con eleganza immerse in un parco  variegato dove i bambini possono giocare rispettando regole ed orari e tutti possono passeggiare o  fermarsi a leggere un libro su una panchina senza spostarsi da casa.  

Villa Riccio inoltre si trova a pochi passi dal Teatro Olimpico, il Ponte della Musica, il museo Maxxi, la  Basilica di Santa Croce e l’Auditorium Parco della Musica. E a poche fermate di tram: Piazza del  Popolo.  

Insomma l’invito è a visitarla.


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