Politica

Via libera della Camera alla riforma dell’Autonomia differenziata

di Giuseppe Ariola -

Ok della Camera al ddl sull'Autonomia differenziata


Al termine di una seduta fiume notturna, la Camera ha approvato definitivamente la riforma dell’Autonomia differenziata con 172 voti favorevoli, 99 contrari e un astenuto. Il provvedimento del ministro Roberto Calderoli, rigorosamente presente in Aula fin dal pomeriggio di ieri, è stato licenziato senza alcuna modifica rispetto al testo già approvato dall’altro ramo del Parlamento in prima lettura. “A dirlo mi tremano le gambe per l’emozione”, commenta il ministro leghista sui social definendo questo voto come il “coronamento di anni e anni di battaglie politiche della Lega, all’interno delle istituzioni e nelle piazze insieme ai militanti, con un voto che scrive una pagina di storia per tutto il Paese”. Di una “giornata storica” parla il leader del partito Matteo Salvini che evoca “un’Italia più efficiente e più moderna, con meno sprechi e più servizi a tutti i cittadini, da Nord a Sud”.
Di diverso avviso le opposizioni con le quali il confronto è stato particolarmente duro, in particolare negli scorsi giorni, quando l’emiciclo di Montecitorio è stato teatro di una vera a propria rissa che ha portato a numerose sanzioni comminate a svariati deputati.
Per quanto riguarda il merito del provvedimento, la riforma definisce le procedure legislative e amministrative per l’applicazione del terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione. In sostanza dispone le modalità attraverso le quali le singole regioni potranno chiedere un livello di autonomia differenziata rispetto alle altre in 23 materie, tra cui tutela della salute, Istruzione, Sport Ambiente, Energia, Trasporti, Cultura e Commercio Estero. Introduce, inoltre, i Lep (Livelli essenziali delle prestazioni), ovvero la determinazione dei livelli di servizio minimo che deve essere uniforme sull’intero territorio nazionale. Livelli alla cui determinazione dovrà provvedere il governo entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge approvata questa mattina attraverso uno o più decreti legislativi con i quali si saranno definiti anche i relativi importi.


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