Via libera del Senato al decreto Flussi che diventa legge
Con il via libera definitivo dell’Aula del Senato il decreto Flussi diventa legge. Il provvedimento, che ha superato la prova della fiducia, mira a una più efficace gestione dei flussi migratori, a partire dall’ingresso in Italia dei lavoratori stranieri, oltre a prevedere misure per la tutela e l’assistenza delle vittime di caporalato. Inoltre, la nuova legge contiene anche la discussa lista dei paesi di origine sicuri stabilita per legge e non più per decreto ministeriale che tante polemiche ha suscitato a seguito delle ben note sentenze che hanno decretato il rientro in Italia degli immigrati irregolari trasferiti presso i centri in Albania. I paesi considerati sicuri sono Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia. L’elenco potrà però essere aggiornato a seguito di una informativa annuale del Governo, mediante una relazione trasmessa alle competenti Commissioni parlamentari, proprio sull’individuazione di quegli stati di origine ritenuti sicuri. Anche la competenza sui procedimenti di convalida dei provvedimenti di trattenimento nei confronti dei richiedenti protezione internazionale subisce sostanziali modifiche, essendo stata spostata dalle sezioni immigrazioni dei tribunali alle Corti d’appello in composizione monocratica. Previsione quest’ultima che ha visto l’opposizione del plenum del Csm il cui parere contrario, che non è comunque in alcun modo vincolante, sarà trasmesso al ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Sul fronte politico, invece, la discussione a Palazzo Madama è stata a tratti accesa. Dalla maggioranza si rivendica di aver rafforzato il contrasto all’immigrazione clandestina e al traffico di esseri umani, mentre l’opposizione ha etichettato il provvedimento come una legge dai tratti disumani e caratterizzata da un forte furore ideologico. A Renzi, che ha parlato ancora una volta dei centri italiani in Albania come di uno spreco di denaro pubblico, ha replicato nel corso del suo intervento Maurizio Gasparri. “Ricordo al senatore ‘italo-arabo’ che ha criticato le nostre politiche, che con il governo di centrodestra gli sbarchi sono diminuiti del 60%. E se diminuiscono gli sbarchi, diminuiscono anche le morti. C’è chi va in Arabia Saudita a fare soldi e chi resta in Italia per rendere più sicura la nostra Nazione”, ha tuonato il presidente dei senatori azzurri. “Più sicurezza e buonsenso, meno sprechi”, è stato invece il commento del vicepremier Matteo Salvini dopo l’ok al decreto flussi.
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