Via al Bonus Nuovi Nati: mille euro una tantum
Via al Bonus Nuovi Nati: una circolare Inps rende operative le disposizioni della legge di Bilancio 2025. Un contributo una tantum di 1.000 euro è destinato ai nuclei familiari con figli nati, adottati o in affido preadottivo dal primo gennaio 2025, con l’obiettivo di sostenere le spese familiari.
L’iniziativa rientra in una strategia dell’attuale governo esplicitamente finalizzata a contrastare la crisi demografica italiana, con un approccio dichiarato di sostegno economico diretto alle famiglie e di promozione strutturale della natalità. in particolare, Palazzo Chigi ha sottolineato il rischio di un calo sotto i 50 milioni di abitanti entro il 2070, con impatti critici sul sistema previdenziale e sulla sostenibilità economica. Una misura che è presentata come “pilastro delle politiche sociali” per alleviare i costi legati alla genitorialità.
Consentita la cumulabilità con altre agevolazioni: l’esenzione del bonus dal calcolo Irpef e la compatibilità con l’Assegno Unico mirano a creare un pacchetto integrato di sostegni. Possono richiedere il bonus i cittadini italiani, quelli di Stati membri dell’Ue, nonché cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo e altri specifici permessi. Il genitore richiedente deve essere residente in Italia al momento della domanda e, riguardo al requisito economico, è necessario presentare un Isee minorenni non superiore a 40mila euro annui.
Il Bonus non concorre alla formazione del reddito imponibile e sarà finanziato con 330 milioni di euro per il 2025, aumentando a 360 milioni di euro annui dal 2026. L’Inps monitorerà l’utilizzo delle risorse, comunicando mensilmente i risultati al ministero del Lavoro e al Ministero dell’Economia.
Negli ultimi anni, il nostro Paese ha registrato una diminuzione costante delle nascite e una serie di record negativi consecutivi. Secondo l’Istat, nel 2023 sono nati 379.890 bambini, segnando un calo del 3,4% rispetto al 2022. E i dati provvisori per i primi sette mesi del 2024 hanno indicato un’ulteriore diminuzione del 2,1%, con 4.600 nascite in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tendenza che ha condotto il tasso di fertilità a scendere a 1,20 figli per donna nel 2023, molto al di sotto del livello di sostituzione di 2,1 necessario per mantenere stabile la popolazione. Le più recenti proiezioni demografiche stimano che la popolazione residente in Italia potrebbe diminuire perfino a 54,8 milioni nel 2050 e, ancora, a 46,1 milioni entro il 2080.
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