Con la sua Ariadne-Compagnia Teatro “A”, di recente Valeria Freiberg ha proposto al Teatro Cometa Off, “Lady Perfezione”, nuovo allestimento di uno dei classici più amati di tutti i tempi, Mary Poppins, liberamente basato sui libri di P.L. Travers. Lo spettacolo, che vede la tata dei sogni portare gioia e meraviglia a grandi e piccini, sarà riproposto a febbraio, in occasione del Carnevale. Tanti altri lavori vedranno inoltre impegnata la Freiberg alla regia nel nuovo anno. Tra questi spicca “Anna Frank. Sound”, in scena a fine gennaio alla Cometa Off di Roma e ancora il progetto al femminile “Voce e Resilienza: Un tributo alle donne forti”, che vedremo dal 7 all’11 marzo alle Scuderie Estensi di Tivoli.
Valeria Freiberg si racconta con entusiasmo, tra progetti e bilanci a L’Identità.
Valeria, com’è stato portare in scena “Lady perfezione”?
Questi ultimi mesi sono stati molto intensi: l’uscita dello spettacolo multidisciplinare “Suad”, il progetto EcoDomus realizzato con il contributo della Regione Lazio, Fondo Sociale Europeo confinanziato dalla UE e ora lo spettacolo letterario-musicale e coreografico “Lady Perfezione”. L’ispirazione per “Lady Perfezione” ha radici profonde: amo il teatro che libera gli attori dagli effetti speciali e dimostra che la magia dell’attore in scena può creare delle atmosfere straordinarie. Devo dire che la mia idea di messa in scena è stata accolta con molto entusiasmo sia dalla compagnia Ariadne-Teatro “A” sia dal coreografo Joseph Fontano e l’Accademia Europea di Danza che ha dato supporto significativo alla produzione dello spettacolo.
Quale consideri la più grande soddisfazione ottenuta durante il tuo percorso professionale?
Affrontare un lavoro complesso come quello di “Lady Perfezione” è una sfida stimolante, ma dare una risposta secca per ciò che riguarda le soddisfazioni è molto difficile. Direi che poter realizzare le tue idee, circondata dalle persone che ti stimano professionalmente e si fidano totalmente di te, è una grande soddisfazione.
Quali sono i tuoi prossimi progetti lavorativi?
Sono davvero tanti, ma quello a cui tengo particolarmente è la nuova produzione del Teatro “A”intitolata “Anna Frank. Sound”. Si tratta di un progetto coinvolgente che debutterà a gennaio 2024 a Roma, in occasione del giorno della memoria. Senza svelare troppo, posso dire che ci concentreremo sulla potenza emotiva della storia di Anna, esplorandola attraverso una prospettiva sonora unica. Sarà un’esperienza teatrale che cercherà di coinvolgere il pubblico in modo attivo, profondo ed emotivo.
Un bilancio dell’anno che si sta per concludere?
È estremamente positivo, considerata la realizzazione di due festival teatrali “SognoFestival” e “RoccaFest”, di un progetto formativo come quello di “EcoDomus”, di una rassegna teatrale “TeatroFest” e la produzione di cinque spettacoli.