Attualità

Ustica, Giovanardi: “Chiesto incontro con Procuratore della Repubblica di Roma”

di Redazione -


L’ex Senatore Carlo Giovanardi chiede un incontro al procuratore della Repubblica di Roma in merito alla strage di Ustica, in quanto persona informata sui fatti. Ecco il comunicato.

Carlo Giovanardi: “Ho avanzato istanza formale Al Procuratore della Repubblica Roma per essere sentito come persona informata sui fatti sul disastro aereo del DC 9 Itavia sui cieli di Ustica del 27 giugno 1980, alla luce delle recenti dichiarazioni dell’On Giuliano Amato, di cui non esiste traccia a livello governativo e parlamentare. Nell’istanza ho ricordato infatti di aver ricoperto la carica di Ministro per i Rapporti con il Parlamento nella quattordicesima legislatura e quella di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio nella sedicesima; di aver più volte in quel ruolo informato il Parlamento in maniera esaustiva e dettagliata che:

A) nel processo penale i Generali dell’Aeronautica sono stati pienamente assolti da ogni addebito nei loro confronti;

B) agli atti del processo è depositata una perizia firmata da undici dei più famosi periti italiani che con certezza assoluta accerta che il DC 9 Itavia è stato abbattuto dalla esplosione di una bomba collocata nella toilette di bordo, mai smentita da successive perizie;

C) nella sentenza di appello si esclude categoricamente che ci sia mai stato missile o battaglia aerea, ipotesi bollate dai Giudici come i da fantascienza;

D) da tutta la documentazione richiesta ed ottenuta dal Governo dagli Alleati e dalla Nato, è stato possibile identificare uno per uno tutti gli aerei in volo quella sera sul Mar Tirreno, nessuno dei quali si trovava nella zona in cui esplose il DC 9;

di aver potuto consultare ed annotare come membro della Commissione di Indagine sulla morte di Aldo Moro, nella diciassettesima legislature, le carte desecretate dal Governo Renzi ma riclassificate Segretissime, relative al crescendo di minacce della Resistenza Palestinese dopo l’arresto nell’ ottobre del 1979  del referente dell’OLP a Bologna Abu Saleh, processato e condannato per il trasporto di missili terra aria ad Ortona, culminate il 27 giugno mattino con l’ avvertimento da parte del Colonnello Stefano Giovannone da Beirut che eravamo nell’imminenza di una rappresaglia, già precedentemente annunciata da gruppi estremisti palestinesi, “con vittime innocenti”;

di essere stato diffidato più volte dal rendere note quelle carte, formalmente l’ ultima volta nel corso di una convocazione ufficiale a Palazzo Chigi da parte del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che mi fece ripetere dal Capo di Gabinetto Alessandro Goracci e dal Responsabile del Dis Giuseppe Vecchione che le carte dovevano rimanere segrete per tutelare l’interesse nazionale, concetto notificato per iscritto anche alla Signora Giuliana Cavazza, la cui madre perse la vita nel disastro di Ustica; queste carte viceversa sono state declassificate dai Governi Draghi e Meloni e sono attualmente depositate presso l’Archivio di Stato”.


Torna alle notizie in home