Attualità

Ustica, dopo 44 anni le bugie della Bonfietti e il fuffa-show di Giletti

di Redazione -


di CARLO GIOVANARDI
Dopo 44 anni dall’esplosione nei cieli di Ustica del DC 9 Itavia che provocò 81 vittime innocenti questa tragedia continua ancora a far discutere, essendo ancora aperta una indagine da parte della Magistratura per scoprire esecutori e mandanti di quella terribile strage.
Nel frattempo però possiamo affermare con certezza che:
1) i Generali dell’Aeronautica a suo tempo rinviati a giudizio sono stati assolti con formula piena da ogni addebito, non per non aver commesso il fatto, ma perché il fatto non sussiste, come spiegato nelle motivazioni che bollano come roba da fantascienza le teorie del missile e della battaglia aerea;
2) undici dei più importanti periti aeronautici del mondo, tra cui due inglesi, due svedesi e due tedeschi, in una Commissione presieduta da Aurelio Misiti (vivente), hanno concluso dopo anni di lavoro nell’ambito del processo penale, che l’esplosione di una bomba nella toilette di bordo ha causato la distruzione del DC 9;
3) ho riferito personalmente alle Camere a nome del Governo italiano, nella mia qualità di Ministro per i Rapporti con il Parlamento, tutte le informazioni relative al traffico aereo sul Mediterraneo quella sera, in cui non c’erano aerei in prossimità del DC 9 al momento dell’esplosione, le lettere personali di Jacques Chirac e Bill Clinton a Giuliano Amato e le trentasei rogatorie a cui hanno risposto americani e francesi;
4) la sentenza civile che ha condannato i Ministeri a risarcire l’Itavia, che fa stato soltanto tra le parti, è stata assunta in base al principio del “più probabile che non”, perché purtroppo l’Avvocatura di Stato presentò in ritardo le conclusioni del processo penale e rimase sul tappeto soltanto l’ipotesi del missile.
A fronte di queste certezze circolano 34 (trentaquattro) fantasiose versioni dell’accaduto, che attribuiscono la colpa agli americani, o ai francesi, o agli italiani, o agli inglesi o ai libici, agli Ufo ed ultimamente (è di moda) agli israeliani.
L’onorevole Daria Bonfietti continua poi a ripetere come un mantra che americani e francesi non ci hanno mai risposto e un’altra macroscopica bugia e cioè che la verità su Ustica è quella contenuta nell’ordinanza sentenza del Giudice Rosario Priore.
L’ordinanza sentenza è l’atto con il quale nel vecchio ordinamento il Giudice Istruttore assolveva subito con sentenza alcuni degli indagati e rinviava a giudizio (con ordinanza) gli altri.
Gli altri rinviati a giudizio (i Generali) alla fine del processo sono stati assolti e pertanto è come se la Bonfietti dicesse che Enzo Tortora è stato uno spacciatore di droga perché venne arrestato, omettendo di dire che alla fine del processo Tortora venne assolto pienamente con sentenza passata in giudicato della Cassazione.
In questo quadro di fatti accertati stasera Massimo Giletti annuncia uno speciale su Rai 3 in stile “corte di nani e ballerine” con la presenza di una congrua rappresentanza dei cacciaballe e mitomani che si sono sbizzarriti in questi trent’ anni a inventarsi fandonie regolarmente smontate nei processi.
Andrea Purgatori almeno, querelato dai Generali per il suo film “Il muro di Gomma”, se la cavò brillantemente al processo spiegando che lui produceva opere di fantasia che non avevano alcuna attinenza con fatti realmente accaduti.
Mentre ancora oggi la fiction viene scambiata per realtà si tace invece sulle minacce di rappresaglia da parte dei palestinesi per l’arresto nell’autunno del 1979 del loro referente a Bologna Abu Saleh, mentre trasportava missili terra aria ad Ortona, certificate al mattino del 27 giugno 1980 da un drammatico cablogramma del Colonnello Giovannone da Beirut che chiedeva di evacuare la nostra Ambasciata, in quanto certo di una imminente rappresaglia nei nostri confronti da parte della fazione estremista dell’OLP collegata con i libici.
E alle 20 e 59 di quella sera il Dc 9 Itavia esplose nei cieli di Ustica.


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