Esteri

Usa: “Israele ha agito per autodifesa, Iran non risponda”

di Giovanni Vasso -


Gli Stati Uniti stanno con Israele e dopo l’attacco piovuto sull’Iran, dalla Casa Bianca parlano di “autodifesa” e, pur escludendo il diretto coinvolgimento Usa nell’operazione, da Washington è partito lo stato di allerta per le forze statunitensi nell’area. “Esortiamo l’Iran a cessare gli attacchi contro Israele affinché questo ciclo di combattimenti possa concludersi senza una ulteriore escalation”, ha affermato il portavoce del consiglio nazionale Usa della sicurezza Sean Savett: “La risposta di Israele è stata un esercizio di autodifesa, evitando specificamente le aree popolate e concentrandosi esclusivamente su obiettivi militari, contrariamente all’attacco dell’Iran contro Israele che ha preso di mira la città più popolosa di Israele”. La Casa Bianca era stata avvisata dell’iniziativa israeliana sull’Iran. Ne erano a conoscenza tanto il presidente Joe Biden quanto la vice Kamala Harris. In una nota del dipartimento della difesa Usa si legge che: “Il segretario alla Difesa Lloyd J. Austin ha parlato con il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant per ricevere un aggiornamento sugli attacchi dell’Idf contro obiettivi militari in Iran. Il segretario ha sottolineato il rafforzamento delle forze statunitensi per proteggere il personale statunitense, Israele e partner di tutta la regione dalle minacce provenienti dall’Iran”. La vicenda però è in divenire. La speranza degli Stati Uniti è che dall’Iran tacciano le armi che Teheran non replichi all’attacco scagliato da Israele e che si possa iniziare a parlare, adesso, di descalation. Proprio in quest’ottica viene letta la minimizzazione dell’accaduto, e della portata dell’attacco, descritta dai media iraniani. Contestualmente, però, da Israele fanno sapere che l’operazione è stata un completo successo e che i missili non hanno quasi trovato resistenza e Tel Aviv manda un “avviso” agli ayatollah: “Se L’Iran dovesse commettere l’errore di reagire all’attacco israeliano saremo obbligati a rispondere. Il nostro messaggio è chiaro: tutti coloro che minacciano lo Stato di Israele e cercano di trascinare la regione in una più ampia escalation, pagheranno un prezzo elevato. Abbiamo dimostrato oggi di avere sia la capacità che la determinazione per agire con decisione, e siamo preparati, in attacco e in difesa, a difendere lo Stato di Israele e il popolo di Israele”.


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