Usa: il report dei repubblicani per l’impeachment di Biden mentre i dem aprono a Chicago
“Se si votasse oggi non so chi potrebbe vincere e penso che potrebbe essere il presidente Trump, perché è una lotta di voti elettorali”, parole pesanti, nel giorno dei dem. Così David Axelrod, ex stratega di Barack Obama, mette in guardia i democratici dai facili entusiasmi e l’eccessiva euforia per i sondaggi nazionali che danno a Kamala Harris un leggero vantaggio su Donald Trump, oggi rilanciati in occasione del via della convention dem di Chicago.
“Harris ha fatto un progresso straordinario – ha riconosciuto, intervistato dalla Cnn nel giorno dell’inizio della convention di Chicago, lo stratega che è stato uno dei primi ad aprire il dibattito pubblico sulla necessità di un passo indietro di Joe Biden – Alla convention repubblicana un mese fa c’era euforia, il senso che la partita fosse chiusa, che avrebbero avuto una vittoria a valanga, forse anche la maggioranza alla Camera e al Senato”.
Axelorod ricorda come appena un mese fa Trump era solidamente in vantaggio su Biden sia a livello nazionale che negli Stati chiave. Ora in quattro settimane “le cose sono cambiate drasticamente” con l’entrata in scena di Harris, ma è ancora troppo presto per considerare la democratica vincente, “perché è ancora una corsa molto competitiva”, conclude lo stratega dem, ribadendo che non si vince la Casa Bianca con i voti a livello nazionale ma con i voti elettorali degli Stati chiave.
In questa situazione, pesa come un macigno l’attacco dei repubblicani che ipotizzano l’impeachment per Biden. “L’entità delle condotte corrotte scoperte da queste commissioni è enorme: il presidente Biden ha complottato per commettere traffico di influenze e truffa. E facendo questo ha abusato del suo ufficio e mentito ripetutamente a riguardo, frodando gli Stati Uniti per arricchire la sua famiglia”. Sono queste le accuse contenute nel rapporto di 300 pagine, pubblicato a conclusione di un’inchiesta condotta per oltre un anno da diverse commissioni della Camera a guida repubblicana.
Un rapporto in cui si accusa il presidente democratico di aver avuto condotte che possono essere oggetto di impeachment, dal momento che è “impensabile” che non fosse al corrente che il figlio Hunter usava la vicinanza con l’allora vice presidente per i propri affari in Ucraina, Cina ed altre parti del mondo.
Secondo il rapporto, Biden non solo potrebbe essere accusato di abuso di potere, ma anche di aver ostacolato l’inchiesta dei repubblicani: “Il presidente potrebbe essere messo sotto impeachment per le azioni dei suoi subordinati”. L’inchiesta, per la quale le commissioni hanno ascoltato non solo Hunter ma anche il fratello di Biden, James, insieme ad altre decine di testimoni, comunque non è arrivata a provare che Biden abbia ricevuto personalmente denaro dagli affari dei suoi familiari o abbia cambiato politiche Usa per favorirli.
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