Attualità

Uno squillo alla fidanzata, spararono per uccidere: in carcere due giovani

di Giorgio Brescia -


Si può fare anche la “voce grossa” reale sulle pericolose intemperanze dei giovani, invece di lunghi e inconcludenti dibattiti televisivi: spararono con una pistola verso un gruppo di giovani soltanto per vendicarsi dopo uno squillo sul telefonino della fidanzata di uno di loro, ora sono finiti in manette in provincia di Caserta. I carabinieri di Lusciano, all’esito di una ostinata attività di indagine coordinata dalla Procura di Napoli Nord e dalla Procura per i minorenni di Napoli che ha condotto ad identificare le persone riprese nelle immagini catturate da una telecamera sul posto, hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere per un 20enne e di custodia in un istituto penale minorile per un 16enne che il Giudice per le indagini preliminari ha ritenuto fortemente indiziati del grave episodio che solo per fortuite occasioni non produsse più gravi effetti.

Le indagini – condotte dai militari dell’Arma nei ultimi due mesi – hanno consentito di raccogliere gravi elementi di colpevolezza nei confronti degli indiziati che ora sono indagati in concorso tra loro dei reati di tentato omicidio con l’aggravante dei futili motivi, di detenzione e porto abusivo di armi, di minaccia ed esplosioni pericolose.

Spararono 3 colpi di pistola calibro 6,35 verso un gruppo di ragazzi che sostavano in strada a Lusciano il 6 gennaio scorso, per “punire” uno di questi di aver effettuato uno squillo alla fidanzata di uno degli indagati. Nel corso dell’azione rimase ferito al polpaccio un terzo ragazzo estraneo alla questione.

I giovani furono identificati nel giro di poche ore e oggi sono finiti in carcere . La vicenda era stata ricostruita nel dettaglio, anche sulla scorta del racconto del giovane ferito dagli spari e dei testimoni.


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