Attualità

Unicef: a Rafah 600mila bambini intrappolati

di Giorgio Brescia -


A Rafah ci sono 600mila bambini intrappolati, denuncia l’Unicef. “Non c’è posto sicuro in cui andare per i bambini a Rafah – scrive l’organizzazione su X – , ma c’è una via d’uscita dall’incubo: fermare la guerra. Rilasciare gli ostaggi. Porre fine all’uccisione dei bambini”. E’ il luogo nel sud della Striscia di Gaza dove l’Amministrazione americana guidata da Joe Biden ritiene che l’operazione militare israeliana non sia imminente e nemmeno prevista a breve, come riferiscono due funzionari americani alla Cnn.

Nelle scorse ore il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva detto che porterà avanti un’offensiva militare a Rafah, dove si rifugiano 1,5 milioni di palestinesi sfollati, nonostante Biden abbia riferito che questa operazione rappresenterebbe una “linea rossa”. “Benjamin Netanyahu sta commettendo un grande errore non facendo abbastanza per proteggere i civili. E così danneggia Israele più che aiutarlo”. Questa la critica al premier israeliano arrivata dal presidente americano.

“Ha il diritto di difendere Israele, di continuare a perseguire Hamas – aveva detto Biden in un’intervista alla Msnbc – Ma deve, deve prestare maggiore attenzione alle vite degli innocenti che vengono perse a causa delle azioni intraprese. Dal mio punto di vista sta danneggiando Israele più che aiutarlo”. “E’ contrario a ciò che Israele rappresenta – incalzava – E penso sia un grande errore”.

Un ulteriore monito, richiamando il rischio di “avere altri 30mila palestinesi morti”. “Israele – aveva detto – deve permettere che a Gaza entrino più aiuti e che gli operatori umanitari non finiscano nel fuoco incrociato. Proteggere e salvare vite innocenti deve essere una priorità”.

E sabato Biden aveva nuovamente chiesto di “voler vedere un cessate il fuoco, iniziando da un importante scambio di prigionieri, per un periodo di sei settimane, prima del Ramadan (partito poi domenica, ndr).


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