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Una navetta torna dallo spazio ma i due astronauti a bordo non ci sono: ecco perché

di Angelo Vitale -

Foto Boeing


Una navetta che ritorna dopo un viaggio nello spazio senza i due astronauti che erano a bordo: sembra un film di fantascienza ma è la realtà. La navetta spaziale Starliner della Boeing è atterrata nello Stato americano del Nuovo Messico nelle prime ore di oggi dopo un viaggio di circa sei ore ma i due astronauti della Nasa Butch Wilmore e Suni Williams che l’avevano guidata fino alla Stazione spaziale internazionale il 6 giugno non hanno fatto su questo stesso mezzo il viaggio di ritorno.

Cosa è accaduto? Sono infatti rimasti sull’Iss a causa delle preoccupazioni legate alla sicurezza del mezzo, torneranno con Space X all’inizio del 2025. La navicella ritornata sulla Terra senza equipaggio si è infatti staccata autonomamente dalla Iss ieri ed è atterrata oggi allo spazioporto di White Sands nel New Mexico.

Nel giugno scorso, durante l’avvicinamento della Starliner, la Nasa e la Boeing avevano individuato delle perdite di elio e riscontrato problemi con i propulsori di controllo della reazione della navicella spaziale.

Un problema che aveva già causato, a causa di queste complicazioni tecniche, la permanenza dei due astronauti nello spazio per tre mesi.

Alla fine la stessa Nasa ha deciso che rimandare a casa i due astronauti con lo Starliner era troppo rischioso. Ora, il nuovo piano prevede che i due astronauti tornino a casa su una navicella SpaceX Dragon nel febbraio 2025.

Un vero flop per la Boeing, la decisione di riportare a casa la navicella Starliner senza equipaggio segna una significativa battuta d’arresto per la compagnia, dopo anni di ritardi che hanno già fatto slittare il suo primo volo con equipaggio a quasi un anno fa.

E’ infatti accaduto che sia Boeing che Space X si sono aggiudicate contratti multimiliardari dalla Nasa nel 2014 per il trasporto di astronauti in sostituzione della flotta di navette spaziali dell’agenzia, andate in pensione nel 2011. Ma poi, mentre Space X ha iniziato a trasportare con successo gli astronauti della Nasa verso la Iss nel 2020, Boeing ha dovuto affrontare ripetuti problemi meccanici e di software con la sua navicella Starliner, ritardando la sua missione inaugurale con equipaggio fino a giugno di quest’anno.

Un fallimento: la Nasa aveva già precedentemente indicato che questa missione poteva essere l’ultimo ostacolo prima di certificare Starliner per l’uso regolare. Ora, rimane incerto come i problemi tecnici riscontrati durante la missione possano influire sul programma Starliner, ponendolo a rischio.


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