Un QR-Code per garantire sicurezza e tracciabilità delle bombole a metano
È sicurezza la parola chiave alla base dell’innovativo sistema di tracciamento delle bombole a metano per gli autoveicoli studiato e realizzato dalla Sfbm, presentato ieri presso l’Auditorium del Gse. Come ha infatti detto a L’identità Giuseppe Moles, ad di Acquirente Unico, “sicurezza e tracciabilità sono due percorsi paralleli. Da un lato c’è l’esigenza di garantire la sicurezza del cittadino e, dall’altro, quella di prevenire una serie di rischi, come quelli legati alla criminalità organizzata o allo stesso riciclo delle bombole. Senza dubbio – ha aggiunto dall’amministratore delegato della società del gruppo Gse – il tema fondamentale è quello legato alla sicurezza personale, perché con il tracciamento facciamo in modo, in quanto enti dello Stato, di garantire al consumatore che la sua sicurezza è certificata”. A spiegare le modalità con cui avviene il tracciamento è stato l’amministratore unico della Sfbm, Marco Mele, che ha presentato il progetto, “unico nel suo genere e che non esiste in nessun altro Paese”, ha precisato, “in grado di rilevare tutte le bombole a metano per autotrazione presenti sul territorio nazionale, parliamo di circa 2 milioni di bombole”. Le fondamenta del sistema, la cui partenza è prevista per il prossimo mese di settembre, sono rappresentate da QR-code che saranno applicati a ogni singola bombola per poi essere collegati a un database in cui verranno caricate e man mano aggiornate tutte le relative informazioni, condivise anche con la Motorizzazione e con le forze dell’ordine. Insomma, un “sistema innovativo che rappresenta un passo importante del settore sia sul fronte della sicurezza che su quello dell’efficienza”, ha detto Paolo Arrigoni, presidente del Gse.
Nel corso della presentazione del progetto, ad attivare la prima targhetta QR-code su una bombola a metano è stato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin che a margine dell’evento ha sottolineato come “la sicurezza riguarda sia i mezzi che le persone, ma anche gli strumenti come le bombole e la loro dispersione. In molti casi le bombole sono state oggetto di commercio parallelo o di abbandono. In questo modo c’è, invece, un controllo puntuale del luogo di carico e di scarico del prodotto, del suo ciclo di vita dalla produzione alla rottamazione”, un ulteriore presupposto teso a garantire la sicurezza delle bombole.
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