Cultura & Spettacolo

Un Ferragosto “regale” al Castello di Miradolo

di Alessandra Iannello -


Un programma “regale” movimenterà il Ferragosto del Castello di Miradolo, eccellente esempio di architettura neogotica che sorge all’imbocco della Val Chisone, a pochi chilometri da Torino. Si parte con il picnic con i cesti confezionati da Antica Pasticceria Castino di Pinerolo e si prosegue, alle 15, con la Caccia al Tesoro “All’ombra degli alberi” alla scoperta del tesoro botanico nel Parco. L’apertura straordinaria, dalle 10 alle 19, interesserà anche la mostra all’interno del Castello: “Giorgio Griffa. Una linea, Montale e qualcos’altro” dedicata a uno tra i principali esponenti a livello internazionale della ricerca pittorica contemporanea, nominato “Artista dell’Anno 2024” da Il Giornale dell’Arte.


Residenza nobiliare appartenuta alle famiglie Massel di Caresana e Cacherano di Bricherasio fino al 1950, il Castello di Miradolo deve la sua attuale conformazione a Maria Elisabetta Ferrero della Marmora, detta “Babet”, sposa del marchese Maurizio Massel, che negli anni Venti dell’Ottocento interviene sulla facciata del Palazzo, fa realizzare la Citroniera e la Torre rotonda dall’architetto Talucchi e trasforma il giardino all’italiana in un parco paesaggistico di oltre 6 ettari, oggi riconosciuto tra i giardini storici tutelati dalla Regione Piemonte, con esemplari unici per bellezza e importanza storica e botanica.
Con la morte dell’ultima erede Sofia, nel 1950 il Castello di Miradolo viene lasciato a una congregazione religiosa che lo adibisce a casa per esercizi spirituali e residenza estiva per anziani, effettuando una serie di interventi non rispettosi dell’impianto originario e non coerenti con la storicità del luogo.
Dagli anni ’90 la dimora attraversa un lungo periodo di incuria e abbandono fino al 2008, quando diviene la sede della Fondazione Cosso che con risorse totalmente private ha restaurato gli interni e il parco del Castello.

Con i suoi oltre 6 ettari di estensione, l’appezzamento che circonda il Castello è uno splendido esempio di parco paesaggistico. Qui prosperano alberi centenari e cinque esemplari monumentali, oltre a diverse specie arbustive ed erbacee di particolare pregio. Recenti ricerche d’archivio hanno rivelato che il progetto originario del Parco risale all’ultimo quarto del Settecento, quando il Palazzo di Miradolo era circondato da un giardino di delizie, un frutteto e una peschiera. Terreni coltivati a foraggio, orti e vitigni circondavano il giardino, occupando anche la zona dell’attuale grande prato centrale. Inoltre, il microclima favorisce la coltivazione di numerose specie esotiche come il bosco di bambù giganti, l’angolo delle camelie e la radura dei cipressi calvi.
Le specie floreali maggiormente presenti sono le storiche camelie e le macchie arbustive di ortensie. Per scoprire il Parco il 25 agosto e l’1 settembre alle 17 si terranno le visite guidate in compagnia di un esperto.


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