Ambiente

Ultima Generazione a Pichetto: “Basta con i sussidi al fossile”

di Angelo Vitale -

GILBERTO PICHETTO FRATIN, MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA


La proposta per una legge che cancelli i Sad, i sussidi ambientalmente dannosi alle aziende del fossile. Questa, la richiesta degli attivisti di Ultima Generazione che hanno incontrato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Il movimento punta a concordare l’obiettivo con “forze politiche e parlamentari consapevoli dell`urgenza di un intervento per fermare il genocidio di massa verso il quale ci stiamo avviando, che è l`unico motivo che spinge le persone ad aderire alle azioni di resistenza civile nonviolenta”. Per loro, il governo deve attivarsi per quella “che non è solo una crisi climatica ma un problema sociale, economico e lavorativo”.

“Più di 30 anni di superficialità e incompetenza -aggiungono – ci costringono oggi a una situazione di emergenza che anni fa si sarebbe potuta evitare con una transizione energetica graduale. Ora abbiamo l`ultima occasione per fare qualcosa di coerente con quella che dovrebbe essere la priorità nelle agende politiche mondiali”.

Durante l’incontro, esaminati anche altri argomenti, oltre a quello dei Sad: l’impegno per raggiungere i target dell`agenda Fit for 55, la bocciatura da parte di Eccoclimate del Pniec presentato in Europa lo scorso 19 luglio, la posiziuone del governo sulle pasrole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul clima.

Da parte sua, al termine dell’incontro, Pichetto Fratin non ha rilasciato alcuna dichiarazione sui termini della discussione intavolata, limitandosi a confermare la disponibilità sua personale all’ascolto e al confronto su ogni argomento a patto che il movimento defletta dalle iniziative che finora lo hanno portato alle cronache, quelle nei confronti di monumenti aggrediti con la vernice. “Ho detto che accoglievo la loro richiesta di incontro e volevo ascoltare le loro posizioni – ha detto – ma i monumenti non si imbrattano. Sono un patrimonio di tutti, vanno conservati”. E anche sulla disponibilità a incontrare nuovamente i rappresentanti del movimento, il ministro ha ripetuto la sua posizione di ascolto: “a condizione che non continuino a imbrattare il patrimonio artistico nazionale”.


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