Editoriale

Ue, gli scenari della premier

di Adolfo Spezzaferro -


Quando nei giorni scorsi abbiamo scritto che il voto francese avrebbe pesato anche sugli equilibri del Parlamento europeo e delle istituzioni Ue pensavamo a una conferma ai ballottaggi della vittoria di Marine Le Pen. Invece ha vinto l’ingovernabilità, con l’ammucchiata delle sinistre che ha preso più voti del Rassemblement National. Ora la Francia è nel caos e il presidente Emmanuel Macron dovrebbe dimettersi perché è il diretto responsabile di questo caos. Ma il punto è che il 18 luglio il Parlamento Ue voterà per il secondo mandato di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Ue. Alla luce dell’esito del voto francese ma soprattutto in virtù dei riposizionamenti tra i vari gruppi causati dalla nascita di “Patrioti” del premier ungherese Viktor Orban, la posizione della premier italiana Giorgia Meloni, presidente dei Conservatori (Ecr) è ancora di più una posizione chiave. Non solo per gli equilibri dell’Europarlamento ma anche per il peso che può assumere l’Italia sul fronte delle nomine Ue. I detrattori della maggioranza di centrodestra calcano la mano sul fatto che il leader della Lega Matteo Salvini, grande alleato della Le Pen, ora sarebbe nell’angolo. In verità, coerentemente con il riposizionamento a destra, Salvini traslocherà nel neonato gruppo di Orban. Così come hanno fatto gli spagnoli di Vox, che stavano proprio nel gruppo guidato dalla Meloni. Allo stato attuale quindi FdI può scegliere di posizionarsi in una linea ancora più lontana da quella di destra-destra dell’Europarlamento. Una posizione critica rispetto alla maggioranza Ursula 2.0 ma non euroscettica. Il punto è se il 18 luglio FdI si asterrà dalla votazione (che poi di fatto equivarrebbe a un voto contrario, perché serve la maggioranza assoluta). D’altro canto, un avvicinamento della Meloni al Ppe (con il sì al bis di Ursula) sarebbe in linea con quella destra di governo che la leader dell’Ecr incarna con successo (unica leader di governo vincitrice delle europee). Staremo a vedere.


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