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Udine, recidivi alcuni degli aggressori. Stretta di sicurezza, si prova con le ronde

di Angelo Vitale -


Stretta di sicurezza ad Udine, dopo il gravissimo episodio che ha condotto alla sanguinaria aggressione di un cittadino di origine giapponese, ricoverato in ospedale in coma e per il quale sembrano assai limitate le speranze di una ripresa: in serata sono attesi in città i suoi diretti familiari.

Una riunione in Prefettura del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, alla presenza anche del sindaco Alberto Felice De Toni, ha trovato tutti concordi sul prossimo divieto della vendita di alcolici in bottiglie di vetro da asporto dopo le 21, mentre la somministrazione dell’alcol nei locali sarà sospesa a partire dall’una di notte: misure rigorose per le quali andrà verificata la possibilità di un efficace controllo. L’ordinanza della giunta avrà una durata di 60 giorni: in proposito, allo studio dell’amministrazione anche la possibilità che Net, la società di raccolta delle frazioni differenziate, anticipi l’operazione alle ore precedenti alla serata, per impedire che il vetro sia disponibile nelle strade come possibile arma impropria.

Decise anche ronde congiunta di militari dei carabinieri, forze di polizia locale e nazionale, insieme all’Esercito, mentre da verificare rimane l’ipotesi che al controllo del territorio possano collaborare gli appartenenti alle associazioni che riuniscono i pensionati delle forze dell’ordine e di polizia.

Sul fronte investigativo sarebbe emerso che alcuni dei giovani coinvolti nel gravissimo episodio sono già stati rinviati a giudizio per aggressione e rapina ai danni di un commerciante del Veneto, con un processo fissato per i primi di luglio. Mentre aumentano le preoccupazioni per una città – peraltro ai primi posti in Italia per qualità della vita in Italia – divenuta “zona franca” per incursioni di giovani, più o meno organizzati, dal Veneto. Solo circa un mese fa un minorenne di origine albanese era stato accoltellato alla gola, pare per un regolamento di conti per la gestione dello spaccio di sostanze stupefacenti, in vicolo Brovedani, da aggressori provenienti dal Trevigiano. Preoccupano, parimenti, le condizioni di sostanziale assenza di controllo circa il movimento in città, specie nelle ore della sera e della notte, dei numerosi adolescenti alloggiati nei centri di accoglienza di Udine.


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