Stoltenberg sostiene il diritto all’offensiva per l’Ucraina
“L’Ucraina ha il pieno diritto all’offensiva”: parole e musica di Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato. In un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Die Welt, Stoltenberg ribadisce che Kiev “aveva il pieno il diritto di lanciare la sua offensiva a sorpresa nella regione di confine russa di Kursk come atto di autodifesa”. Una strategia che, per il capo della Nato, rientra nel diritto a difendersi dell’Ucraina: “Secondo il diritto internazionale, questo diritto non si ferma al confine”. E spiega che, in punta di diritto, “la Russia conduce da più di 900 giorni un’infondata guerra di aggressione contro l’Ucraina e da allora ha effettuato numerosi attacchi oltre il confine dalla regione di Kursk contro l’Ucraina. I soldati, i carri armati e le basi russi sono obiettivi legittimi secondo il diritto internazionale”. Ma se Kiev s’è mossa, la Nato – assicura il segretario generale – non c’entra nulla: “L’Ucraina non ha condiviso i suoi piani con la Nato e l’Alleanza Atlantica non ha avuto alcun ruolo nell’operazione”. Tuttavia “spetta al governo ucraino decidere come difendersi” e per tanto, secondo Stoltenberg, l’Ucraina ha il pieno diritto alla sua offensiva.
Il dibattito è dirimente. E sta già spaccando in due l’Unione europea. Che, con l’alto rappresentante Borrell s’è schierata del tutto dalla parte di Zelensky e delle sue strategie offensive. Dall’altro c’è chi, come l’Italia, non consentirà l’utilizzo delle armi fornite per attaccare il territorio russo.
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