Ucraina, Musk: “Grazie a Trump la guerra finirà”
A seguito dell’elezione di Donald Trump, la situazione internazionale si fa sempre più densa di nuove dinamiche, anche per l’Ucraina: c’è stato difatti un colloquio tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e Donald Trump, appena eletto presidente degli Stati Uniti, ha visto la partecipazione di un personaggio insolito, ma ormai di grande rilevanza geopolitica: Elon Musk. Il fondatore di Tesla e SpaceX, diventato uno dei più influenti consiglieri del presidente eletto, ha garantito il suo impegno a sostegno dell’Ucraina, confermando che i satelliti Starlink continueranno a fornire comunicazioni cruciali al paese in guerra.
Elon Musk, che negli ultimi mesi ha manifestato posizioni sempre più esplicite sui temi internazionali, ha sottolineato sul suo social X (ex Twitter) come il suo impegno per l’Ucraina sia un gesto di responsabilità globale. In un messaggio diretto ai “profittatori di guerra”, ha dichiarato che “la festa è finita”, lasciando intendere che il piano di Trump potrebbe segnare una svolta radicale per fermare il conflitto. Elon Musk, attraverso Starlink, si pone come un baluardo tecnologico e ideologico a favore dell’Ucraina, mentre il suo rapporto con Trump lo proietta in una posizione di forte influenza sul futuro assetto mondiale.
Nel frattempo, il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha ribadito l’impegno italiano accanto a Kiev, assicurando che finché il conflitto con la Russia persisterà, l’Italia manterrà il suo supporto incondizionato. Da Mosca nel frattempo, Vladimir Putin si è congratulato con Trump per l’elezione e, in un’apertura inaspettata, ha dichiarato di essere disposto a considerare le proposte del nuovo presidente americano per porre fine alla guerra, definendole “degne di attenzione”.
In una recente intervista alla NBC, Trump ha accennato alla possibilità di un dialogo diretto con Putin, affermando: “Penso che ci parlerò”. Le sue parole lasciano trasparire un’intenzione di apertura diplomatica che potrebbe influenzare profondamente l’evoluzione del conflitto.
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