Ucraina, al via conferenza di pace in Svizzera: Germania “Stop sanzioni contro la Russia”
Ha preso il via in Svizzera la Conferenza sulla pace in Ucraina, ma senza il presidente russo Vladimir Putin. Presenti i rappresentanti permanenti dell’Ue, che hanno concordato i quadri negoziali per le trattative di adesione all’Unione Europea dell’Ucraina e della Moldavia.
Tuttavia, non sono riusciti a concordare nuove sanzioni contro la Russia. A opporsi la Germania: “Berlino è preoccupata per l’ampliamento di una misura che costringerebbe le aziende dell’Ue a garantire che i loro clienti non possano vendere beni sanzionati a Mosca”, scrive il Politico.
Il presidente russo Putin, sui negoziati, ha fatto sapere che “Mosca cesserà immediatamente il fuoco e sarà pronta ai negoziati solo dopo che Kiev avrà ritirato le sue truppe dai territori ucraini annessi” (Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia) e “avrà notificato la rinuncia ad aderire alla Nato”.
Il piano del presidente russo Vladimir Putin e le sue intenzioni “non sono serie”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, intrervistato dai giornalisti al G7 in corso a Borgo Egnazia. “Tutti sanno che le proposte non erano state presentate in modo serio, ma che avevano piuttosto a che fare con la conferenza di pace in Svizzera” e “puntano a distrarre” dai lavori a Lucerna al via oggi, ha sottolineato il cancelliere.
Presente alla conferenza di Pace in Svizzera, il presidente ucraino Zelensky: “Insieme stiamo facendo il primo passo verso una pace giusta basata sulla Carta delle Nazioni Unite e sui principi fondamentali del diritto internazionale” ha scritto su X e ha aggiunto: “America Latina, Medioriente e Asia, Africa, Europa, Pacifico, Australia, Nord America: sono tutti presenti. Il summit per la pace offre a ogni Paese l’opportunità di essere ascoltato e dimostrare una leadership globale”.
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