TURISMO – Se Napoli è… mille esperienze
TURISMO – Napoli è… mille esperienze
di ANGELA ARENA
L’incessante flusso di visitatori che ne invade le strade ed i vicoli più reconditi, rende Napoli protagonista indiscussa di un inedito boom turistico. Il capoluogo campano ha fatto registrare in questa stagione un notevole incremento di presenze con un +18,4%, rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Complici eventi come la vittoria dello Scudetto lo scorso maggio, che si è tramutata in un vero e proprio fenomeno di richiamo internazionale, nonché, i film diffusi su Netflix, tra cui È stata la mano di Dio e serie televisive come Mare fuori. Il dato, come rileva l’Osservatorio per il Turismo, è destinato a crescere a ridosso delle festività natalizie: dal 30 novembre all’8 gennaio giungerebbero in città tra i 2 e i 3 milioni di visitatori. Si tratta di numeri esorbitanti, i cui effetti, tuttavia, non apportano sempre benefici. Come osserva Alessandra Esposito, urbanista e autrice di Le case degli altri, Napoli di recente sarebbe stata travolta da una “turistificazione” scaturita, in primis, dal vertiginoso aumento dell’offerta di alloggio a breve termine nel centro storico tramite la piattaforma Airbnb, che avrebbe addirittura superato quella di Venezia. In particolare, il fenomeno si concentrerebbe nei cosiddetti “bassi”, tipici monolocali fronte strada dei Quartieri Spagnoli e del Rione Sanità, zone povere e con la più alta densità abitativa, dove molte famiglie sarebbero state sfrattate dai proprietari, a fronte di ricavi maggiori ottenuti dall’affitto volto al turismo esperienziale.
Nell’ultimo decennio Napoli ha assistito ad un fenomeno di gentrificazione che, tuttavia, costituisce la deriva di un’operazione di rigenerazione urbana e sociale iniziata nel 2017 da Padre Antonio Loffredo, convinto che nel turismo, e nella valorizzazione del patrimonio culturale attraverso il coinvolgimento della comunità locale, risiedesse la soluzione per strappare i giovani alle maglie della criminalità organizzata. Il parroco della Basilica di Santa Maria della Sanità realizzò il primo B&B, la “Casa del Monacone”, nel Convento annesso alla chiesa, facendolo gestire da una cooperativa “La Paranza” che nel 2008 ha vinto il bando storico-artistico di Fondazione “Con il Sud”. Elementi che rilevano, anche in un contesto marcatamente identitario e profondamente segnato a livello socio-economico, come il turismo costituisca una risorsa enorme, un quid pluris che però, necessita di una regolamentazione e servizi che diano una soluzione concreta per la gestione del mercato turistico e all’emergenza abitativa.
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