Tulipani di seta nera, un festival all’insegna della pace
“La missione di Tulipani di seta nera del 2024 é relativa alla pace, il cinema é uno strumento culturale importante attraverso il quale le persone dei diversi continenti posso conoscersi, proprio conoscendosi al momento dell’incontro possono avere un dialogo che speriamo prevenga e risolva qualsiasi tipo di conflitto”. Così Diego Righini, Presidente del Festival Internazionale della Cinematografia Sociale “Tulipani di seta nera” ha introdotto la diciassettesima edizione della manifestazione, aggiungendo “Spero che tutti gli altri progetti di arte e cultura seguano questo nostro esempio il mondo ha bisogno di una maggiore educazione alla conoscenza e al dialogo”.
Le opere selezionate per concorrere al Festival che si terrà dal 9 al 12 maggio al The Space cinema Moderno di Roma sono state scelte proprio per raccontare la diversità, la fragilità e l’unicità delle persone e dei luoghi in un percorso di superamento del conflitto verso l’unione di persone e popoli per la pace .
Dallo scorso 4 aprile ben 114 opere scelte tra le 400 iscitte alle 4 sezioni in concorso del Festival, ovvero Cortometraggio, Documentario, #SocialClip e Digital serie sono visibili sulla piattaforma realizzata da Rai Cinema Channel con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità ESG e la Media Partnership di Rai Pubblica Utilità, alla pagina www.tulipanidisetanera.rai.it.
L’opera che otterrà il maggior numero di visualizzazioni per la propria sezione concorrerà per il prestigioso Premio Sorriso Rai Cinema Channel che verrà assegnato durante la XVII edizione del Festival della Cinematografia sociale Tulipani di Seta Nera.
Anche questa edizione ha visto una grande partecipazione con ben 400 opere iscritte al concorso, di cui 250 cortometraggi, 60 documentari, 50 digital serie e 40 #SocialClip, provenienti da tutta Italia, oltre che da Paesi UE ed extra UE, tra cui Iran, Cile, Colombia, Argentina, Brasile Australia e Canada. Alla presenza di Paolo Del Brocco (AD Rai Cinema), Roberto Natale (Direttore Rai per la Sostenibilità) Marco Tiberi (Vicedirettore Rai Pubblica Utilità) oltre a Diego Righini e Paola Tassone (Direttore Artistico del Festival), sono state presentate le opere selezionate tutte con temi di forte impatto: dal bullismo agli stereotipi di genere; dall’ambiente alla sicurezza sul lavoro e stradale; dai disturbi alimentari alle incomprensioni famigliari; dalla disabilità alla guerra, con una particolare attenzione alle diseguaglianze, alle diverse forme di esclusione sociale e alla salute mentale. “L’unico modo per riconoscere il diverso è riconoscersi diversi”, ha dichiarato, infine, l’attore Stefano Fresi padrino del Festival della cinematografia sociale insieme alla madrina l’attrice Liliana Fiorelli, volto in fortissima ascesa.
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