Esteri

Trump non perdona Zuckerberg: “Passerà la vita in prigione se continua coi complotti”

di Cristiana Flaminio -

epa11562375 Republican presidential nominee Donald J. Trump departs an election rally at the Desert Diamond Arena in Glendale, Arizona, USA, 23 August 2024. The US presidential election takes place on 05 November 2024. EPA/ALLISON DINNER


Donald Trump non dimentica e nemmeno perdona: Mark Zuckerberg deve stare molto attento altrimenti “passerà il resto della vita in prigione”. Il tycoon non si è lasciato intortare dalla lettera che il padrone di Meta ha scritto al Congresso in cui ha rivelato i tentativi di censura (riusciti) e le pressioni arrivate dalla Casa Bianca non soltanto sui contenuti pubblicati online relativi al Covid ma pure su meme e vignette umoristiche. Un tentativo di riposizionamento, per Zucky, che ha fiutato l’aria: Kamala Harris, nonostante il fortissimo battage, potrebbe non vincere la campagna presidenziale. E alla Casa Bianca tornerebbe il candidato repubblicano. Che, però, non dimentica e nemmeno perdona. In un libro, Donald Trump ricorda e deplora comportamenti e atteggiamenti tenuti da Zuckerberg già dai tempi della sua presidenza. “Veniva alla Casa Bianca per vedermi, portava la moglie alle cene, era tutto simpatico mentre complottava per installare i vergognosi lock box, in un vero complotto contro il presidente”. Lo dipinge come il più classico dei falsi amici che aspettano solo il momento giusto per piazzarti un coltello tra le scapole: “Mi diceva che non c’era nessuno come Trump su Facebook – ha scritto ancora in un libro il tycoon – ma allo stesso tempo, non si sa per quale ragione, lo usava contro di me. Ora lo stiamo osservando attentamente – ha concluso – e se fa qualcosa di illegale questa volta, passerà il resto della vita in prigione, e così gli altri che imbroglieranno nelle elezioni presidenziali 2024”.

Zuckeberg dunque rischia davvero grosso. La bilancia politica propende dalla parte del suo arci-rivale Elon Musk. E il tentativo di riposizionarsi sembra proprio non essere andato a buon fine. Per Meta, dunque, è lecito attendersi – in caso di vittoria di Trump – tempi davvero duri. Che potrebbero riportare d’attualità molte delle questioni assopitesi negli ultimi anni di presidenza Biden.


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