Trump-Zelensky: è scontro totale. Vance, Walz e Musk all’attacco
La Russia ha “le carte in mano” nel negoziato per una pace in Ucraina. Lo ha affermato il Presidente americano Donald Trump a bordo dell’aereo che ieri lo ha riportato a Washington dalla Florida. I russi, ha aggiunto, “hanno preso il controllo di molto territorio, quindi hanno le carte in mano”.
Riferendosi al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che poco prima aveva definito un “dittatore” e un “comico di modesto successo”, il tycoon ha rincarato la dose: “rifiuta di organizzare elezioni, va male nei sondaggi in Ucraina. Come si può andare bene con tutte le città distrutte?”.
Il vicepresidente Usa, Jd Vance, ha avvertito Zelensky che non otterrà nulla “parlando male” del suo omologo statunitense, e si è rammaricato che in questi tre anni sia stato “mal consigliato” e gli sia stato fatto credere di non aver commesso alcun errore.
“L’idea che Zelensky ha di cambiare l’opinione del presidente parlando male di lui nei media, chiunque conosca il presidente vi dirà che è un modo atroce di trattare con questa amministrazione”, ha detto Vance al tabloid britannico Daily Mail.
Il rapporto tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky “è frustrato e sta chiaramente andando nella direzione sbagliata”, ha dichiarato a Fox News il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Mike Waltz, ricordando che “l’obiettivo del Presidente Trump è quello di porre fine ai combattimenti, di arrivare a un cessate il fuoco e di raggiungere un accordo più ampio”.
“Non tutti, ha rimarcato ancora Walz, hanno recepito il messaggio che l’era di una guerra infinita, con morte e distruzione da tutte le parti, che costa centinaia di miliardi e centinaia di migliaia, se non milioni di vite, è finita. Il Presidente Trump è stato molto chiaro sulla sua intenzione di porre fine a questa guerra. Tutte le parti devono essere convinte di questo”.
Il consigliere per la Sicurezza nazionale ha poi criticato quella che ha etichettato come “bizzarra retorica” proveniente dall’Ucraina e da altri Paesi sul piano di Trump per mettere fine alle ostilità, lanciando un messaggio chiaro: “Abbiamo assistito a un’escalation di retorica e di reazioni che il Presidente non ha intenzione di tollerare”.
“Zelensky non può pretendere di rappresentare la volontà del popolo ucraino finché non ripristina la libertà di stampa e non smette di annullare le elezioni!”, ha scritto Elon Musk su X.
La resa dei conti in atto ha fatto molto rumore a Mosca. Dmitry Medvedev, ex presidente russo e vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, ha elogiato via social gli ultimi commenti del presidente statunitense Donald Trump: “Se solo tre mesi fa mi aveste detto che queste erano le parole del presidente degli Stati Uniti, avrei riso di gusto. Donald Trump ha ragione al 200%. Zelensky è un pagliaccio fallito…”.
A favore del presidente ucraino, che sembra avere i giorni e i sostenitori sempre più contati, si è espresso il premier britannico Keir Starmer. In un comunicato di Downing Street, si legge che oltre ad avergli manifestato il suo sostegno, ha “sottolineato la necessità che tutti lavorino insieme”.
Per il laburista Starmer, celebrato come campione della democrazia da diversi media europei, “è perfettamente ragionevole sospendere le elezioni in tempo di guerra, come fece il Regno Unito durante la Seconda Guerra Mondiale”.
Il Primo Ministro, dando un colpo al cerchio e un altro alla botte per non irritare i cugini statunitensi, ha ribadito il suo appoggio “agli sforzi guidati dagli Stati Uniti per ottenere una pace duratura in Ucraina che dissuada la Russia da qualsiasi aggressione futura”.
Il Presidente americano Donald Trump ha confermato che il Presidente francese Emmanuel Macron sarà a Washington per incontrarlo “molto presto, forse lunedì”. Poco prima fonti della Casa Bianca avevano anticipato l’arrivo dell’inquilino dell’Eliseo “all’inizio della prossima settimana”.
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