Trump vince i caucus in Iowa e lascia dietro DeSantis. Il tycoon: “Onorato e rinvigorito”
Donald Trump ha vinto i caucus in Iowa. I risultati sono arrivati termine di una sfida serrata per la medaglia d’argento tra Nikki Haley arrivata terze e Ron DeSantis arrivato secondo dietro al tycoon. Secondo le proiezioni dei media americani, sulla base del 91% dei voti scrutinati, l’ex presidente ha ottenuto il 51% delle preferenze, pari a 20 delegati su un totale di 40, seguito dal governatore della Florida, che ha il 21,3% dei voti, pari a 8 delegati. Al terzo posto l’ex ambasciatrice all’Onu, che si ferma al 19%, con sette delegati.
Un risultato entusiasmante per l’ex presidente, che riesce a raccogliere più preferenze rispetto al 2016, quando era stato eletto per la prima volta. Per questo Trump si è detto – ai microfoni di Fox prima del discorso ufficiale – “Onorato e rinvigorito” dalla vittoria in Iowa.
“Mi sento molto bene e sono onorato da un annuncio di vittoria così anticipato”, ha sottolineato l’ex presidente poi, nel suo discorso. “Dobbiamo riprenderci il nostro Paese”, ha aggiunto. “Questo è il momento per il nostro Paese di tornare unito, che siate repubblicani e democratici, è il momento di stare insieme e risolvere i problemi”.
Non manca nel suo discorso una critica all’attuale presidente Joe Biden: “Biden è stato il peggior presidente della storia Usa”, ha concluso Trump, ribadendo che i processi contro di lui sono “un’interferenza elettorale” architettata dal presidente. Joe Biden dal canto suo, ha risposto commentando i risultati. “Donald Trump è ufficialmente il candidato repubblicano alle elezioni presidenziali del 2024, e ora dobbiamo lavorare ancora più duramente”, si legge in una email inviata agli elettori nelle ultime ore. La campagna elettorale di Biden ha anche messo in guardia contro “vili attacchi e bugie senza fine” che arriverebbero dopo una eventuale nomination di Trump.
Intanto, oggi, continua la corsa alle presidenziali. In giornata tutti i candidati volano in New Hampshire. Per Trump prima c’è la tappa obbligatoria in tribunale a Manhattan, dove lo attende una seconda causa per diffamazione della scrittrice Jean Carroll, dopo averla accusata di aver inventato un assalto sessuale da parte sua.
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