Esteri

Trump e la proprietà Usa per difendere le centrali in Ucraina

di Cristiana Flaminio -


La miglior strategia per evitare che la Russia attacchi le infrastrutture energetiche in Ucraina sarebbe, per Donald Trump, quella di farne “proprietà americana”. A svelarlo è stato il segretario di Stato Usa Marco Rubio che, in una nota congiunta con il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz diffusa ieri sera proprio dalla Casa Bianca, ha riferito alcuni dialoghi nella telefonata intercorsa tra lo stesso Trump e il presidente ucraino Zelensky. “Il presidente ha detto che gli Stati Uniti potranno essere di grande aiuto nel gestire questi impianti con la loro conoscenza nel settore- si legge nella nota – la proprietà americana di questi impianti sarebbe la migliore protezione per queste infrastrutture e il sostegno alla rete energetica ucraina”. La difesa delle infrastrutture energetiche di Kiev è, e rimane, uno dei punti centrali delle trattative tra Washington e Mosca. Centrale, ma non esaustivo. Alcuni degli altri punti, delicati, sono stati individuati dal presidente Usa Donald Trump nella tregua da estendere al fronte del Mar Nero con la promessa che “i team tecnici dei due Paesi si incontreranno in Arabia Saudita nei prossimi giorni per discutere di come estendere il cessate il fuoco al Mar Nero sulla strada verso un cessate il fuoco completo e hanno concordato che questo potrebbe essere il primo passo verso la fine completa della guerra e le garanzia di sicurezza per Kiev”.

Quindi la questione legata ai bambini che, dall’Ucraina, sarebbero stati deportati in Russia: “Donald Trump ha promesso di lavorare a stretto contatto con entrambe le parti per aiutare ad assicurare che questi bambini ritornino a casa: sui bambini scomparsi dall’Ucraina durante la guerra, compresi quelli che sono stati rapiti”.


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