Esteri

Trump si accoda a Vance: “Gli europei sono parassiti”

di Lino Sasso -


Mentre l’Europa è alle prese con nuove strategie per rispondere ai dazi imposti dal presidente Donald Trump e cerca di comprendere i cambiamenti geopolitici legati alle guerre in Ucraina e Medio Oriente, emergono rivelazioni di disprezzo da parte dei funzionari dell’amministrazione Trump nei confronti del continente europeo. In una chat su Signal, app di messaggistica criptata, creata per pianificare l’attacco allo Yemen, gli europei sono stati definiti “parassiti geopolitici”. La conversazione è stata accidentalmente resa pubblica da Jeffrey Goldberg, direttore della rivista “The Atlantic”, che si era trovato inserito nella chat. Il vicepresidente JD Vance ha scritto: “Non sopporto di dover salvare di nuovo gli europei”, suggerendo che gli attacchi avrebbero giovato maggiormente all’Europa che agli Stati Uniti. Questa affermazione è stata supportata pubblicamente dallo stesso Trump, che ha ribadito la sua posizione, definendo gli europei “parassiti” e attribuendo la colpa per questa situazione al presidente Biden. Il segretario alla difesa ha espresso sentimenti simili, dichiarando di condividere l’astio verso l’Europa, definita “patetica” per il suo comportamento da “scrocconi”. A pochi giorni dal suo insediamento, Vance aveva già espresso critiche all’Europa durante una conferenza a Monaco, mettendo in discussione la direzione geopolitica del continente. Secondo Vance, la minaccia più grande per l’Europa non sarebbe rappresentata da potenze esterne come la Russia o la Cina, ma da un pericolo interno, ovvero il ritiro dell’Europa dai suoi valori fondamentali, che condivideva un tempo con gli Stati Uniti. Questa visione riflette una preoccupazione crescente riguardo al cambiamento delle priorità geopolitiche europee, percepito come un allontanamento dalla cooperazione con gli USA e un indebolimento della solidarietà transatlantica. Le rivelazioni sulla chat di Signal e le dichiarazioni successive indicano un crescente distacco tra l’amministrazione Trump e l’Europa, alimentato da una visione che considera il continente un peso piuttosto che un alleato. Questo scambio di opinioni solleva interrogativi sul futuro delle relazioni transatlantiche, soprattutto in un momento di crescente incertezza geopolitica globale.


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