Trump “scarica” Zelensky. Starmer pronto a volare a Washington e Macron apre a Putin
Donald Trump non ha gradito le critiche di Volodymyr Zelensky per il vertice di Riad con la Russia e si è detto “molto deluso” dalle proteste del leader ucraino. “Ho sentito che sono arrabbiati per non avere un posto al tavolo dei negoziati. Ce lo hanno avuto per tre anni….Allora non avrebbero dovuto iniziare la guerra”, ha dichiarato ai giornalisti a Mar-a-Lago.
Il commander-chief ha anche assicurato di “essere in grado di porre fine al conflitto” e si è mostrato favorevole all’invio di truppe di pace europee nel Paese una volta raggiunto un accordo. Escluso, invece, il dispiegamento di soldati statunitensi. “Non ne avremmo perché siamo troppo lontani”, ha tagliato corto il tycoon.
Trump ha anche affermato di essere “più fiducioso” su un possibile accordo dopo i negoziati svoltisi ieri tra le delegazioni statunitense e russa in Arabia Saudita, a cui ha partecipato il Segretario di Stato Marco Rubio: “La Russia vuole fare qualcosa. Vogliono fermare questa barbarie. Ora abbiamo una leadership (in Ucraina) che ha permesso che continuasse una guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”.
Nonostante le smentite ufficiali, negli Usa circolano da giorni notizie di una roadmap in tre punti che prevede anche nuove elezioni in Ucraina. Zelensky, “uomo” della Gran Bretagna adottato dai “dem” statunitensi di Joe Biden in funzione anti-russa, non gode della fiducia di Trump e della sua squadra.
Il suo mandato è scaduto e la sua popolarità è crollata, anche tra gli ucraini. Esiste inoltre un serio problema di rendicontazione e gestione dell’enorme quantità di denaro e di armi che ha ottenuto in questi tre anni.
Tra gli scontenti figura anche la leadership laburista britannica. “La prossima settimana il primo ministro britannico sarà alla Casa Bianca”. Così la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha annunciato a Fox News la prossima visita del premier britannico Keir Starmer al presidente americano Donald Trump. Non è escluso un riposizionamento di Londra. Difficile prevedere uno strappo con gli alleati più stretti e più influenti.
La partita per la possibile sostituzione di Zelensky è apertissima. In terra inglese diversi funzionari vorrebbero defenestrarlo per promuovere al suo posto Valeri Zaluzhny, ex generale e ora rappresentante di Kiev nel Regno Unito. Un falco che potrebbe incontrare le resistenze di Washington, intenzionata a mettere fine alle ostilità.
La visita di Volodymyr Zelensky a Riad è stata posticipata a lunedì 10 marzo. Lo ha fatto sapere lo stesso leader ucraino ad Ankara, dove ha incontrato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. “Non andrò domani in Arabia Saudita. Farò una visita il 10 marzo”, ha scritto su Telegram.
Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Mbs) aveva chiesto al presidente ucraino di partecipare ai colloqui tra Russia e Stati Uniti a Riad, ma sia gli americani sia i russi hanno insistito affinché i colloqui si svolgessero senza gli ucraini, stando a quanto riporta European Pravda citando fonti.
Dopo il fallimento della riunione a 11 all’Eliseo, il presidente francese Emmanuel Macron ha scelto un profilo più basso: “Se il presidente Putin mi chiama, ovviamente risponderò. Quando sarà opportuno nel ciclo dei prossimi negoziati, ovviamente gli parlerò di nuovo, se sarà utile alla situazione”.
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