Cronaca

Trump riapre Guantanamo: una mossa controversa per detenere migranti criminali

di Gianluca Pascutti -


L’amministrazione Trump ha annunciato una nuova, controversa politica per affrontare la criminalità legata ai migranti. La base navale di Guantanamo Bay, a Cuba, sarà utilizzata per detenere migranti stranieri accusati di crimini violenti, in quella che il presidente ha definito una risposta decisa per “proteggere gli americani dai peggiori criminali”.

La decisione, formalizzata attraverso un ordine esecutivo, prevede la costruzione di strutture di detenzione all’interno della base, capaci di ospitare fino a 30.000 persone. Questa mossa, secondo Trump, ha lo scopo di creare uno spazio sicuro e isolato per trattenere i migranti accusati di reati gravi, come violenza, furto e omicidio, in attesa di un processo o di un’espulsione definitiva.

La motivazione dietro la decisione
La nuova politica prende il nome da Laken Riley, una giovane studentessa della Georgia vittima di un omicidio attribuito a un cittadino venezuelano irregolare. Trump ha sottolineato che questa iniziativa rappresenta un tributo alla memoria di Riley e di altre vittime di crimini legati a migranti illegali. Durante una conferenza stampa, il presidente ha dichiarato: “Non possiamo permettere che questi individui continuino a rappresentare una minaccia. Alcuni sono così pericolosi che non possiamo neanche fidarci di rimandarli nei loro paesi d’origine”.

Critiche e preoccupazioni sui diritti umani
La riapertura di Guantanamo come centro di detenzione per migranti ha generato un acceso dibattito sia negli Stati Uniti che a livello internazionale. Gli oppositori della misura sottolineano le implicazioni sui diritti umani, richiamando alla memoria le pratiche discutibili adottate nella struttura durante la guerra al terrorismo. Organizzazioni per i diritti civili, come l’American Civil Liberties Union (ACLU), hanno criticato aspramente la decisione, definendola “un pericoloso precedente che rischia di criminalizzare intere comunità”.

Un sostegno bipartisan inatteso
Nonostante le critiche, la misura ha ottenuto un sorprendente sostegno bipartisan al Congresso. Alcuni democratici hanno votato a favore, evidenziando la necessità di affrontare il problema della criminalità legata all’immigrazione clandestina. Tuttavia, molti hanno espresso preoccupazione per l’applicazione della normativa, temendo che possa portare a retate su larga scala e detenzioni arbitrarie.

Un equilibrio complesso tra sicurezza e libertà
La politica di Trump rappresenta uno degli interventi più radicali nella gestione dell’immigrazione degli ultimi decenni. Da un lato, sottolinea l’intenzione dell’amministrazione di garantire la sicurezza interna; dall’altro, solleva domande su come bilanciare queste misure con i principi fondamentali di giustizia e diritti umani.

Mentre Guantanamo si prepara a tornare al centro dell’attenzione globale, la comunità internazionale osserva con attenzione, interrogandosi sulle conseguenze a lungo termine di una decisione così divisiva.


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