Attualità

Trump raddoppia i dazi al Canada e rilanciare le mire Usa

di Cristiana Flaminio -


Trump non lascia anzi raddoppia. I dazi su alluminio e acciaio prodotti in Canada passano dal 25% al 50% ed entreranno in vigore già oggi. Al presidente Usa, evidentemente, non sono andate giù le parole pronunciate dal successore di Justin Trudeau, l’ex governatore della banca centrale canadese Mark Carney che aveva affermato la volontà di tenere alte le tariffe, nonostante le richieste della Casa Bianca, finché Washington non avrebbe mostrato più rispetto. La risposta è arrivata a strettissimo giro. “Ho dato istruzioni al mio Segretario al Commercio di aggiungere una tariffa aggiuntiva del 25%, al 50%, su tutto l’acciaio e l’alluminio che entrano negli Stati Uniti dal Canada, una delle nazioni con le tariffe più elevate al mondo”, ha scritto Trump su Truth annunciando l’ulteriore giro di vite sui dazi e lanciando l’ennesima proposta indecente a Ottawa: “L’unica cosa che ha senso è che il Canada diventi il nostro caro 51esimo Stato. In questo modo tutte le tariffe, e tutto il resto, scomparirebbero completamente. Le tasse dei canadesi saranno ridotte in modo sostanziale. Non ci sarà più il problema del confine settentrionale e la più grande e potente nazione del mondo sarà più grande, migliore e più forte che mai perché il Canada ne sarà una parte importante”. Una carezza in un pugno. Un altro. “Se il Canada non abolirà anche altre tariffe ingiuriose e di lunga durata, il 2 aprile aumenterà in modo sostanziale le tariffe sulle automobili che entrano negli Stati Uniti, il che, in sostanza, farà chiudere definitivamente l’attività di produzione di automobili in Canada”. Trump insomma non lascia, anzi raddoppia.


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