Il Cremlino smentisce colloquio Trump-Putin, media russi “Rimuoveranno Zelensky”
Una telefonata può accorciare la guerra: il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha alzato la cornetta per parlare con Vladimir Putin. Lo riporta il Washington Post. La chiamata risalirebbe alla giornata di giovedì scorso. L’incontro, via telefono, sarebbe stato tra i primissimi “appuntamenti” del tycoon, di ritorno alla Casa Bianca, subito dopo l’elezione. Nella conversazione avuta con Putin, Trump avrebbe caldamente “consigliato” a Putin di “non intensificare la guerra in Ucraina” facendogli notare “la consistenze presenza militare americana in Europa”. Sia Trump che Putin avrebbero convenuto sulla necessità di incontrarsi ancora, continuare a confrontarsi, per raggiungere l’obiettivo di arrivare a “una risoluzione della guerra in Ucraina in tempi brevi”. Da Kiev, il cui governo sarebbe stato informato della mossa del Potus per tempo, non sarebbero giunte obiezioni di sorta.
Dal Cremlino, in mattinata, è giunta la smentita alla notizia pubblicata dal quotidiano americano. Tuttavia da Mosca vengono ammessi, e apprezzati, “segnali positivi”.
Nel frattempo, proprio dai media moscoviti, è giunta una novità che se confermata sarebbe di capitale importanza. Stando a quanto riportano i giornali russi, che citano fonti d’intelligence, Washington starebbe lavorando a nuove elezioni in Ucraina già nel 2025. Si tratterebbe, secondo quanto riferiscono i media locali, di una mossa per liberarsi di Volodymyr Zelensky e traghettare i rapporti con il Cremlino in luoghi più ameni: “L’ufficio stampa del Servizio di intelligence estera della Russia riferisce che, secondo le informazioni ricevute dall’SVR, la leadership del Dipartimento di Stato degli Stati uniti continua a studiare opzioni per sostituire l’attuale leadership dell’ Ucraina, se necessario”, si legge sui media russi. “Come uno dei modi legittimi per eliminare il troppo presuntuoso (Volodymyr) Zelensky, Washington sta considerando di tenere elezioni presidenziali e parlamentari il prossimo anno nel contesto delle ostilità in corso con la Russia”. Voci che, per ora, non sono state confermate dai diretti interessati.
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