Attualità

Trump e l’elastico dei dazi con Messico e Canada

di Giorgio Brescia -


Il presidente americano Donald Trump ha annunciato la sospensione di quasi tutti i dazi al Messico (quelli che ricadono sotto l’Usma, l’accordo tra Usa, Canada e Messico) fino al prossimo 2 aprile. Una decisione adottata “dopo aver parlato con la presidente del Messico Claudia Sheinbaum – scrive su Truth -. Ho concordato che il Paese non sarà tenuto a pagare dazi su nulla che rientri nell’accordo commerciale fino al 2 aprile. L’ho fatto per rispetto della presidente Sheinbaum. Il nostro rapporto è stato molto buono e stiamo lavorando duramente, insieme, al confine, per impedire agli immigrati clandestini di entrare negli Stati Uniti e per fermare il fentanyl”.

Uno strumento di pressione, ogni volta, dalla Casa Bianca. Una misura come un elastico che colpisce, per fare male e dare il segno della determinazione e che ogni volta può essere anche ritirato o limitato, in attesa del prossimo colpo.

In Messico, come in Canada, per Messico e il Canada, per dare impulso alla lotta all’immigrazione illegale e al traffico di droga. Un rinvio, dopo che entrambi i Paesi hanno accettato di assicurare più energia per rafforzare la sicurezza delle frontiere. In cambio della sospensione dei dazi, il Messico ha promesso di rafforzare la sicurezza al confine con gli Stati Uniti, mobilitando 10mila membri della Guardia Nazionale, nel quadro di un accordo più ampio per combattere il traffico di droga e l’immigrazione clandestina.

Dazi che servono anche – finora una mossa vincente – per consolidare la propria immagine di forza e controllo, l’America First che enfatizza il protezionismo e la difesa degli interessi nazionali, un mezzo per rafforzare il consenso interno, mostrando determinazione contro le asserite minacce economiche esterne.

La prova della sua capacità di influenzare il dibattito pubblico e mantenere alta l’attenzione mediatica, come durante il suo primo mandato. Misure economiche che fanno rumore per consolidare il sostegno tra i suoi elettori.


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