Economia

Trump agita i dazi all’Ue se non comprerà gas e petrolio dagli Usa

di Giovanni Vasso -


Se l’Unione europea non continuerà a svenarsi per comprare gas e petrolio americano, gli Usa imporranno i dazi: parola di Donald Trump. Il presidente eletto non ne vuol sapere di recedere dalle sue posizioni e, come già fatto col Canada, ora tuona contro Bruxelles. Perché, secondo le analisi degli economisti vicini al tycoon, la sproporzione nella bilancia commerciale è troppa e occorre che l’Ue faccia qualcosa per equilibrare le cose. Trump ha messo nero su bianco la sua posizione, in realtà abbastanza “telefonata”, su un post del suo social Truth. E ha scritto parole che non si possono fraintendere: “Ho detto all’Unione Europea che deve colmare il suo enorme deficit con gli Stati Uniti acquistando su larga scala il nostro petrolio e il nostro gas. Altrimenti, sono dazi a tutto spiano!!!”. Con tanto di ben tre punti esclamativi. Non certo il massimo della diplomazia. Ed è proprio la scelta di scriverlo online e di utilizzare, per farlo, uno stile alquanto assertivo che fa capire come il messaggio non sembra rivolto tanto a Bruxelles quanto agli elettori americani che lo hanno premiato e votato alle ultime presidenziali. L’Ue, infatti, non ha la minima intenzione di cessare gli acquisti né di diminuirli. E sa bene che ogni scelta in tal senso verrebbe “salutata” da una salva di dazi che colpirebbero la già derelitta industria europea, in particolar modo lo zoppicante settore dell’automotive. Nelle scorse settimane, giusto per sottolineare quanto la “lezione” fosse già mandata a memoria da tutti i leader Ue, fu proprio Christine Lagarde, in un’intervista rilasciata al Financial Times, a invitare il vecchio continente ad acquistare materie prime energetiche dagli americani. E a utilizzare, quindi, la strategia del vecchio libretto per gli assegni piuttosto che “la pura ritorsione” che, secondo quanto spiegato dalla stessa governatrice Bce, “può portare a un processo senza vincitori”.

Insomma, è alquanto improbabile che Trump avvii sul serio una campagna di dazi contro l’Europa dal momento che nessuno, a Bruxelles e dintorni, ha intenzione di non acquistare prodotti energetici americani. Parlare a suocera, cioè agli elettori, affinché la nuora – che già ha capito tutto fin troppo bene – intenda.


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